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Expo, la carica dei 2.500 volontari per il padiglione dell’Unione europea

Sono quasi 2.500 gli aspiranti volontari per il padiglione dell’Unione europea all’Expo. Si tratta per lo più di donne, studentesse universitarie e alla prima esperienza nel sociale. Mille i posti disponibili: il bando è ancora aperto. Per candidarsi serve un’età tra i 18 e i 30 anni, residenza in Paesi Erasmus e conoscere le lingue.
A cura di Francesco Loiacono
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I volontari per il padiglione dell'Unione europea all'Expo hanno un volto. Sono per lo più universitari, donne e alla prima esperienza nel sociale. Questa è la fotografia diffusa da Ciessevi, Centro servizi per il volontariato, dei 2.498 aspiranti volontari che chiedono di diventare ambassador dell’Unione Europea. Provengono principalmente da Italia (59,97 per cento), Spagna (8,44 per cento), Francia (2,92 per cento) e Germania (2,67 per cento), con in tasca il tesserino universitario (54,31 per cento) o un master (14,46 per cento). Le donne sono la netta maggioranza: 67 per cento. Oltre il 53 per cento dei candidati non ha mai fatto volontariato prima di oggi, ma il 24 per cento di loro però ha dichiarato che vorrebbe in futuro impegnarsi per un’organizzazione non-profit: una situazione simile a quanto avvenuto per il programma Volontari per Expo, che recluta ragazzi che opereranno solo su Cardo e Decumano.

Mille posti, il bando è ancora aperto

Alla fine, i "fortunati" che saranno scelti sono circa mille: il bando però resta ancora aperto, a pochi giorni dall'inizio di Expo, "per intercettare al meglio la voglia di dare una mano nel nome del bene comune di migliaia di giovani e perché per noi è un modo privilegiato per incontrare e orientare anche le nuove generazioni dell’associazionismo metropolitano", afferma Ivan Nissoli, presidente Ciessevi. Unico vincolo per candidarsi è avere un'età compresa tra i 18 e i 30 anni, essere legalmente residenti in un Paese Ue o che aderisce al Programma Erasmus+, conoscere bene la lingua inglese (livello B2) e discretamente l'italiano altre lingue.

I compiti dei volontari

All'interno del padiglione i volontari "diventeranno dei veri e propri ambassador dell’Unione europea e delle tematiche in gioco in questa importante Esposizione", spiega Nissoli. Saranno divisi in squadre da 60 volontari ciascuna e distribuiti su 14 periodi di servizio, composti da 13/14 giorni ciascuno. "La giornata è divisa in 3 fasce orarie quotidiane, per un totale massimo di 5 ore di servizio al giorno. Il periodo è replicabile una seconda volta, l’importante che non sia in periodi adiacenti", conclude Nissoli. Per il vicecommissario all'Expo Giancarlo Caratti "i volontari, con i loro volti e le loro storie, contribuiranno a rinnovare l'immagine dell'Europa, un continente in cui non esistono frontiere dove i giovani si sentono a casa propria in ogni Paese. Personalmente sono molto fiero che il Padiglione dell'Unione Europea a Expo Milano darà la possibilità a circa mille studenti e volontari dei paesi Erasmus di partecipare attivamente all'Esposizione universale". Non un accenno alle polemiche sull'utilizzo di volontari non pagati per un evento costato miliardi di euro, anzi: "L'elevato numero di candidature ricevute fino ad oggi conferma il forte interesse dei giovani sia nell'Expo di Milano che nel futuro dell'Europa", conclude Caratti.

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