Expo, il Codacons presenta denuncia in procura per truffa
L'Expo di Milano è ormai concluso, ma il Codacons sembra proprio non voler sorvolare sul tema delle lunghe code che hanno caratterizzato gli ultimi mesi dell'Esposizione. Code che, per l'associazione dei consumatori, potrebbero configurare addirittura il reato di "truffa". Come aveva già preannunciato negli scorsi giorni, il Codacons ha presentato infatti un esposto alla procura di Milano, chiedendo di indagare sui pesanti disagi che negli ultimi mesi hanno colpito i visitatori dell'esposizione universale, e sulla vendita dei biglietti di ingresso all'evento, "alla luce di possibili fattispecie penalmente rilevanti, compresa quello di truffa".
Il Codacons: "Expo è stata una tortura"
In una nota il Codacons ha affermato che "Expo 2015 non è stato un successo per i cittadini, ma una sorta di ‘tortura' fatta di code e file estenuanti, specie negli ultimi due mesi". Nonostante ciò, però, si è continuato a vendere biglietti a prezzo intero, "pur consapevoli dell'impossibilità materiale per i visitatori di accedere ai tanti padiglioni, senza prevedere una limitazione degli ingressi". Una situazione peggiorata dalla vendita del biglietto serale a 5 euro e dall'introduzione di sconti speciali concessi nell'ultimo periodo, che hanno "creato un danno a coloro che avevano già acquistato l'ingresso a prezzo intero, e non sono comunque riusciti ad accedere ai padiglioni a causa delle file eccessive".
Il Codacons ha poi ricordato infine che nei prossimi giorni verrà pubblicata sul sito internet dell'associazione il fac-simile per chiunque volesse inoltrare un ricorso al Giudice di pace, come fatto nei giorni scorsi da un cittadino romano. Chissà che altri visitatori delusi dall'Expo lo utilizzeranno nei prossimi giorni.