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Expo 2015, Sala: “Nessuna preoccupazione né per le inchieste né per i tempi”

Il commissario unico dell’Esposizione, presente alla manifestazione “Expo delle idee” , interviene sull’ultima inchiesta della magistratura milanese su appalti legati all’Expo: “Siamo parte offesa non credo che ci siano problemi”. E sul cronoprogramma assicura: “Siamo sulla retta via”.
A cura di Francesco Loiacono
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Nessuna preoccupazione. Il commissario unico di Expo 2015, Giuseppe Sala, si mostra imperturbabile anche di fronte all'ultima disavventura giudiziaria che ha colpito, finora, l'Esposizione che partirà a Milano il prossimo primo maggio. "In realtà siamo parte offesa non credo che ci siano problemi", ha detto Sala in merito alle nuove inchieste avviate nei giorni scorsi dalla Procura di Milano sull'ex manager Antonio Acerbo – già ai domiciliari dallo scorso ottobre – e su quattro appalti legati alla manifestazione. "In questa fase non siamo preoccupati" perché "non ci sono ipotesi di corruzione", ha spiegato l'amministratore delegato di Expo 2015 Spa.

Nessun ritardo sul cronoprogramma

Sala ha partecipato al mega-convegno "Expo delle idee. Verso la Carta di Milano", organizzato sabato all'Hangar Bicocca, al quale hanno preso parte oltre 500 delegati tra cui ministri, sindaci, assessori e il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Intervistato dai cronisti, il commissario unico, finora rimasto saldamente al timone di una manifestazione alquanto problematica, si è mostrato sereno anche per quanto riguarda il rispetto del cronoprogramma per i cantieri di Rho-Pero, messo in dubbio anche dal sindaco Giuliano Pisapia: "Per il completamento dei lavori in vista dell’avvio di Expo siamo sulla retta via", ha detto Sala. La neve degli scorsi giorni ha creato meno preoccupazioni del previsto, anche se "con la neve qualche ora l’abbiamo persa", ha ammesso il commissario unico.

Infine, un accenno sul senso dell'incontro di sabato: "È l’inizio di un percorso che culminerà da una parte con la costruzione della Carta – di Milano, ndr – che consegneremo a Ban Ki Moon il 16 ottobre, ma mi auguro che questi tavoli genereranno dibattiti e eventi all’interno del semestre di Expo. Abbiamo fatto tanto sulla questione dei contenuti. Adesso ci saranno certamente nella sostanza".

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