Expo 2015, Pisapia rivela: “Forse non tutti i padiglioni saranno pronti”
"Forse non tutti i padiglioni di Expo saranno pronti per l'inizio dell'esposizione ma la gran parte sì". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, intervistato venerdì mattina in radio da Giovanni Minoli, nel corso del programma Mix 24 in onda su Radio 24. Il primo cittadino era ospite del programma per un faccia a faccia con il giornalista, durante il quale sono stati trattati diversi argomenti. Quando la discussione si è spostata su Expo Pisapia ha ammesso quello che, forse, molti altri pensano da tempo, ma nessuno, almeno nessuna figura così istituzionale, aveva mai ammesso: i ritardi sulla tabella di marcia dell'Esposizione universale. La dichiarazione di Pisapia è in netto contrasto con quanto da sempre affermato – e ripetuto anche giovedì – dal commissario unico e amministratore delegato di Expo Spa, Giuseppe Sala. Commentando il rischio neve sui cantieri di Rho-Pero, l'ad aveva comunque ribadito: "Nessun ritardo sui lavori". Il sindaco, comunque, ha poi ricordato a Minoli: "In altri Paesi si è partiti quando la metà dei padiglioni non era ancora pronto". E sul numero di visitatori attesi, i fatidici 20 milioni, il sindaco si è mostrato comunque fiducioso.
Su Salvini sindaco: "Mi fa ridere, non ha nessuna chance"
Tra i temi toccati dall'intervista-fiume, inevitabile quello dell'eventuale ricandidatura di Pisapia a sindaco alle Comunali del 2016. "Ho già preso la mia decisione, ma la rivelerò prima dell'Expo", ha detto Pisapia, smentendo dunque che la sua scelta sarà legata all'andamento dell'Esposizione universale. In quanto al suo possibile sfidante, il leghista Matteo Salvini, Pisapia si mostra sicuro: "Mi fa ridere. A Milano non ha nessuna chance, è una città che non può accettare i messaggi discriminatori che ha Salvini".
Il giornalista Minoli ha incalzato il sindaco su molti temi, incluo quello delle esondazioni del Seveso. E ha strappato a Pisapia una promessa: "Dal 2016 non ci saranno più esondazioni". Probabile adesso che l'intervista del sindaco provochi delle reazioni a livello politico. Nel frattempo, l'Esposizione universale è tornata sotto la lente della magistratura milanese, che starebbe indagando su altri appalti sospetti legati alla manifestazione. Tra ritardi, inchieste e polemiche, la fatidica data del primo maggio si avvicina, rischiando di rivelare, al di là dei cancelli di Rho-Pero, un'opera incompiuta, che potrebbe essere il biglietto da visita del Paese per milioni di visitatori.