Expo 2015, la rete del Padiglione Brasile all’asta. Prezzo? Mezzo milione di euro
L'attrazione più ammirata dell'Expo Milano 2015 è in vendita. Parliamo della famosa rete del padiglione del Brasile, quella sulla quale milioni di visitatori – comprese le figlie di Barack Obama, Malia e Sasha – hanno camminato sospesi a diversi metri da terra, facendo anche ore di fila per poter provare quest'esperienza. Per poter continuare a farla, magari sospesi sul giardino di casa propria, serve un investimento non proprio da poco: almeno mezzo milione di euro. Questo è infatti il prezzo base per la rete, la cui asta si concluderà il prossimo 18 gennaio 2016.
La notizia della vendita all'asta di tutto il padiglione brasiliano risale a fine ottobre, poche settimane prima che l'Esposizione universale chiudesse i battenti. La decisione era stata presa dall'agenzia che ha finanziato la struttura, che si occupa della promozione delle esportazioni e degli investimenti in Brasile (Apex-Brasil), per permettere a tutti i visitatori che hanno apprezzato il padiglione di portarsene a casa "un pezzetto" in ricordo della loro esperienza.
Il padiglione è stato acquistato da una società di Melzo
A inizio novembre tutto il lotto del padiglione del Brasile, progettato dallo Studio Arthur Casas e da Atelier Marko Brajovic, è stato acquistato dalla società Expo Invest srl – Astexpo di Paolo Francoli, con sede a Melzo (Milano). Indiscrezioni riportate dalla stampa locale parlano di un investimento di quasi due milioni di euro per il lotto inerente al padiglione, e di cifre inferiori per gli arredi e i supporti informatici. Investimento dal quale, almeno a giudicare dalla base d'asta di alcuni lotti in vendita, la società potrebbe rientrare con ampio margine: oltre alla rete, infatti, sul sito di Astexpo il lotto del padiglione del Brasile è in vendita a partire da un milione e 600mila euro.
Certo, al momento, non risultano ancora rilanci per nessuno dei lotti in vendita: ma per i potenziali acquirenti restano ancora più di 30 giorni di tempo. Chissà che qualcuno, un vista del Natale, non decida di farsi un regalo davvero particolare.