Ex calciatore ucciso, il giovane fermato per omicidio: “Sono innocente”
Raffaele Rullo, fermato per l’omicidio dell’ex calciatore Andrea La Rosa, si professa innocente e la colpe dell’atroce atto rimane sulla madre, Antonieta Biancaniello: “Sono innocente”, ha detto davanti al gip durante l’udienza di convalida del fermo. Rullo è stato fermato insieme alla madre che ha invece deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti al giudice. Entrambi sono accusati di omicidio premeditato e soppressione di cadavere. Il ragazzo è assistito dall’avvocato Luigi di Martino ed è ora in attesa del provvedimento del gip. Rullo ha dichiarato, durante il suo interrogatorio per la convalida del fermo, di essere estraneo all'omicidio.
La madre di Rullo si era presa la responsabilità del delitto affermando di aver ucciso lei il calciatore dopo esser stata trovata giovedì sera a bordo della sua auto mentre stava cercando di liberarsi del corpo dell’ex calciatore di serie C che era stato messo in un fusto per il gasolio. Per essere sicuri di far sparire il corpo di Andrea La Rosa era stato acquistato anche dell’acido in cui poter sciogliere la vittima. Il delitto sarebbe stato causato da un debito che Rullo aveva con la vittima per circa 30mila euro.
I debitori di La Rosa erano anche altri e non solo Rullo. Secondo l’ipotesi dell’accusa l’ex calciatore era creditore di 64mila euro in totale. In una lista compaiono i nomi di tutti i debitori, tra cui anche quello di Raffaele Rullo. Gli inquirenti hanno ritrovato questo foglio con tutti i nomi dei debitori all’interno dell’abitazione di Milano del 35enne accoltellato alla gola il 14 novembre. La lista era divisa in due parti e comprendeva i nomi dei vari debitori con di fianco la cifra dovuta e altri appunti che sono ora al vaglio degli investigatori.