“Ingrid fa sesso tre volte alla settimana, suo marito no”: polemiche per il volantino di una palestra

"Ingrid corre 20Km a settimana, suo marito no. Ingrid si allena tre volte a settimana, suo marito no. Ingrid fa sesso tre volte alla settimana. Suo marito no". È il testo, fin troppo esplicito, di un volantino pubblicitario di una catena di palestre lombarde, diffuso su Facebook e anche sui cartelloni pubblicitari tradizionali nelle strade dei Comuni dove si trovano le palestre (undici in tutta la Lombardia). Di volantini ne circolano in realtà diversi: differiscono per il nome e la foto della ragazza immortalata, ritratta comunque mentre è intenta a svolgere attività fisica. Cambia anche la frase del manifesto riferita al tipo di attività fisica svolta dalla ragazza, mentre sono immutate le frasi che rappresentano l'idea "creativa" alla base della pubblicità: la moglie che si allena e fa sesso regolarmente, a differenza del marito.
Polemiche sui social network: "È offensiva"
I volantini hanno iniziato a fare rapidamente il giro delle bacheche dei social network, suscitando polemiche per via del tono offensivo, sessista e lesivo della dignità delle donne ravvisato da molte persone. Qualcuno ha anche espresso la propria opinione direttamente sulla pagina Facebook della catena di palestre: "Ma che razza di pubblicità è? – ha commentato una frequentatrice delle palestre in questione – Mi sento offesa ma soprattutto avete offeso mio marito, la trovo di livello bassissimo la trovo per nulla originale perché di pubblicità sessiste ne abbiamo abbastanza!". Un'altra donna scrive: "Come ha già scritto qualcuno…..che vergogna! di mio aggiungo che tristezza….!". I gestori delle palestre hanno replicato alle critiche sottolineando come l'intento fosse scherzoso: "Altre donne si sono divertite, hanno messo il Like e altre condiviso… Comunque uscirà anche la versione maschile", hanno poi affermato a loro difesa. Ma un'altra utente di Facebook risponde: "Il fatto che uscirà la versione maschile non migliora di un briciolo la faccenda! Anzi….Che cosa volete dimostrare??? Che utilizzate criteri di pari opportunità?? Ma per piacere!".