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Speciale Elezioni europee 2019

Europee, a Milano Giuliano Pisapia batte Matteo Salvini: bene anche Majorino (Pd) e Sardone (Lega)

Nella notte del trionfo della Lega alle elezioni europee, a Milano l’ex sindaco Giuliano Pisapia fa il pieno di preferenze e supera anche il vicepremier Matteo Salvini. In Lombardia il Carroccio è il primo partito in tutte le province e supera il 50% in quelle di Bergamo e Sondrio. Buoni risultati per Angelo Ciocca e Silvia Sardone (Lega), Pierfrancesco Majorino e Irene Tinagli (Pd), Massimiliano Salini e Lara Comi (Forza Italia). Male il Movimento 5 Stelle.
A cura di Simone Gorla
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Il vicepremier Matteo Salvini e l'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia
Il vicepremier Matteo Salvini e l'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia
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A Milano Giuliano Pisapia batte Matteo Salvini. Nella notte del trionfo alle elezioni europee della Lega, primo partito in Italia (34,33%) e in Lombardia (43,38%), il capoluogo lombardo si conferma fortino dei democratici, che in città vincono con il 35,97% dei voti e staccano il Carroccio, fermo al 27,39% (comunque un ottimo risultato se si considera che nel 2014 aveva preso il 7% in città). Recordman di preferenze a Milano è l'ex sindaco arancione. Pisapia è stato votato da 71.459 persone, contro i 57.047 voti del vicepremier. La situazione è opposta se si considerano i dati regionali: in Lombardia Salvini prende 504.338 preferenze, più del doppio del capolista del Pd, a 206.053.

Ottimi risultati per Sardone (Lega) e Majorino (Pd)

Andranno al Parlamento europeo anche l'assessore milanese dem Pierfrancesco Majorino (39.564 voti in città, 92.256 nella circoscrizione) e la consigliera regionale Silvia Sardone, candidata con la Lega (11.880 preferenze a Milano, 44-374 nella circoscrizione). Ottimi risultati anche per Irene Tinagli del Pd (28.113 voti a Milano, 103.608 nella circoscrizione) e Angelo Ciocca della Lega (secondo più votato del Carroccio nel Nord Ovest con 89.170 preferenze). Forza Italia ottiene a Milano il 10,18%, un dato superiore a quello regionale e di tutta la circoscrizione, all'8,8%. Il risultato degli azzurri è condizionato dal traino delle preferenze all'ex premier Silvio Berlusconi (24.203 voti a Milano, 129.137 in Lombardia). Buoni risultati anche per Massimiliano Salini (30.444 preferenze in Lombardia) e per la vicepresidente del Ppe Lara Comi (24.301 preferenze in tutta la regione) che non ha risentito troppo dei guai giudiziari delle ultime settimane. Tra i leader dei principali partiti anche Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, fa il pieno di preferenze (10.053 a Milano, 61.564 in Lombardia). Pessimo risultato per Daniela Santanché, candidata con Fdi, che ottiene meno di 7mila preferenze. Risultato modesto per il Movimento 5 Stelle che in Lombardia si ferma al 9,34%. La capolista pentastellata Eleonora Evi prende 13.606 preferenze.

Lega avanti in tutte le province, nella grandi città tiene il Pd

La Lega di Matteo Salvini è il primo partito in tutte le province della Lombardia con percentuali che superano il 40% (con l'eccezione della provincia di Milano è in testa con il 34,11%) . Il consenso per il Carroccio è addirittura superiore al 50% nelle province di Bergamo (51,11%) e Sondrio (53,39%). Vanno controcorrente le grandi città, dove tiene il Partito democratico, anche se la Lega migliora nettamente rispetto alle europee di cinque anni fa. A Milano il Pd è primo con il 35,97% contro il 27,39 della Lega. A Bergamo i dem vincono per una manciata di voti con il 32,64% contro il 32,41% della Lega.

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