Elezioni Milano, Sala: “Uno a zero, palla al centro”. Parisi: “Abbiamo parato il rigore”
È una partita che si gioca tutta sulle metafore calcistiche quella tra Beppe Sala e Stefano Parisi, i due candidati che si giocheranno la poltrona di sindaco di Milano al ballottaggio il prossimo 19 giugno. A inaugurare il gioco di metafore era stato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che durante la campagna elettorale aveva detto che vincere con Sala a Milano sarebbe stato "come tirare un calcio di rigore". Un'affermazione che, a mente lucida e con davanti i dati definitivi che parlano di soli 4.900 voti di scarto tra Sala e Parisi, finisce naturalmente col ritorcersi contro Renzi.
Parisi: "Il rigore lo abbiamo parato, il prossimo lo tiriamo noi"
E allora ecco che un altro Matteo, Salvini, incalza: "I milanesi hanno parato il calcio di rigore di Renzi", definendo un "risultato storico" quello della Lega alle comunali, non solo milanesi (dove anche se Salvini ha perso preferenze, il partito è cresciuto rispetto al 2011). E a incalzare sulla metafora del rigore sbagliato è anche il diretto avversario di Sala, Parisi: "Il rigore lo abbiamo parato, il prossimo però lo tiriamo noi".
Nel corso della sua attesa conferenza stampa, il manager del centrodestra si è mostrato molto soddisfatto: "In pochi mesi siamo riusciti a realizzare una cosa che sembrava impossibile, tutti mi dicevano che c'erano zero possibilità di farcela di arrivare al ballottaggio. Abbiamo già iniziato la rigenerazione del centrodestra", ha concluso Parisi.
Sala: "Ottimo punto di partenza per il ballottaggio"
Nel centrosinistra, naturalmente, i commenti sono di segno opposto. Per il Pd, e per il candidato sindaco Beppe Sala, quello di ieri al primo turno è stato comunque un goal: "Uno a zero, palla al centro. E ricominciamo", ha detto Sala durante la conferenza stampa di questo pomeriggio, dopo che ieri notte il testa a testa serratissimo lo aveva indotto a rimandare ogni tipo di commento. Secondo mister Expo il risultato ottenuto al primo turno è "un ottimo punto di partenza per il ballottaggio, anche perché abbiamo una grande possibilità di recupero".
Possibilità di recupero che passano dal ricostruire il rapporto con la componente più di sinistra che si è presentata autonomamente alle elezioni, ma soprattutto dal convincere i tanti elettori milanesi che hanno disertato le urne. Sala però spazza via le polemiche sulla data scelta per votare, cavalcate invece dal suo avversario Parisi: "Giusto votare un giorno solo, sta ai candidati convincere gli elettori", ha detto mister Expo. E sulla ricetta per convincerli ha bene in mente alcune priorità: "Lavoro, mobilità e ambiente, periferie", oltre a una "giunta più snella". Vedremo se basterà per far tornare a votare i milanesi.