Elezioni comunali Milano 2016, le liste di Fratelli d’Italia e Fuxia people a rischio
Un candidato sindaco e due liste elettorali sono a rischio esclusione a Milano. Si tratta delle liste Fuxia People – che sostiene la candidata a sindaco Maria Teresa Baldini – e della lista di Fratelli d'Italia, una delle sei a sostegno di Stefano Parisi, che presenta come capolista il vicepresidente del Consiglio comunale Riccardo De Corato. L'esclusione dalla competizione elettorale del prossimo 5 giugno è in realtà già stata notificata: in nottata la commissione elettorale circondariale di Milano ha rigettato le due liste, la prima perché tutti i moduli di accettazione candidatura mancavano completamente della parte riguardante la dichiarazione di incandidabilità e la seconda perché gli stessi moduli si riferivano solo a una legge precedente, e non all'ultima a riguardo (il decreto legislativo 235/2012).
Maria Teresa Baldini fa ricorso al Tar
Non sono mancate le reazioni: la Baldini, consigliera regionale al Pirellone e unica donna che si era presentata alle elezioni, ha subito affermato: "Presenterò ricorso al Tar che è tenuto ad esprimersi entro breve. Quanto accaduto fa capire come per il mondo civile il problema non sia affatto la magistratura, ma la burocrazia: la contestazione – ha difatti precisato Baldini – riguarda l'utilizzo di un modulo pre-stampato contenente riferimenti differenti e non aggiornati rispetto ai moduli più recenti. Tutto questo doverebbe far riflettere sulle criticità che riguardano la politica e, di conseguenza, i cittadini".
Un cauto ottimismo trapela anche da ambienti interni a Fratelli d'Italia: il problema sollevato dalla commissione elettorale potrebbe essere superabile. Secondo l'ex ministro Ignazio La Russa si sarebbe trattato infatti di un "puro errore materiale", dettato dall'eccessiva lunghezza della descrizione del nuovo simbolo che ha fatto saltare una parte di testo successiva. La Russa ha detto che il partito ha "completato un'istanza di autotutela alla commissione elettorale circondariale". Non dovesse bastare, anche la lista dei Fratelli d'Italia ricorrerà al Tar e al Consiglio di Stato. Se la lista venisse esclusa, Palazzo Marino potrebbe perdere un vero e proprio decano: De Corato è entrato in Consiglio per la prima volta nel 1985.