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È morto il partigiano Libero Traversa: partecipò alla liberazione di Milano

È morto il partigiano Libero Traversa. L’annuncio è stato dato dal presidente dell’Anpi provinciale di Milano domenica pomeriggio su Facebook: conosciuto col nome di battaglia di Aiace partecipò alla Resistenza quando era adolescente, a soli 14 anni. Una vita dedicata a Milano e alla sua crescita civile la sua, come spiegato anche durante la consegna dell’Ambrogino d’Oro conferitogli nel 2007.
A cura di Chiara Ammendola
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Il sindaco Sala e Libero Traversa durante le celebrazioni del 25 aprile
Il sindaco Sala e Libero Traversa durante le celebrazioni del 25 aprile

Ne ha dato il triste annuncio il presidente dell'Anpi milanese, Roberto Cenati che su Facebook ha scritto: "Il partigiano Libero Traversa ci ha lasciato". Membro del Comitato provinciale dell'Anpi e Presidente Onorario della Sezione 25 Aprile, Traversa ha preso parte alla Resistenza quando era solo un adolescente. Conosciuto col nome di battaglia di Aiace, nel 1944, a soli 14 anni entrò a far parte del 23° Distaccamento della Gioventù d’Azione della Brigata Giustizia e Libertà Rosselli: fino al giorno della Liberazione, il 25 aprile 1945, combatté insieme con la sua squadra formata da altri quattro ragazzi, tutti di età compresa tra i 14 e i 16 anni, contro l'occupazione nazifascista in Italia e a Milano.

Nel 2007 ha ricevuto l'Ambrogino d'Oro: ha dedicato la sua vita a Milano e alla sua crescita civile

Dopo la guerra, continuò la sua "battaglia" e si iscrisse al Pci, dove negli anni ha ricoperto numerosi incarichi fino al 1991: dopo lo scioglimento del partito divenne dirigente del Partito della Rifondazione Comunista, fino all'ottobre 1998, quando fu tra i fondatori del Partito dei Comunisti Italiani. Giornalista dal 1951, è stato addetto stampa della Camera del Lavoro negli anni '50 e consigliere provinciale di Milano negli anni '70. Nel 2007 ha ricevuto l'Ambrogino d'Oro: "Partigiano, politico, giornalista, scrittore e poeta ha dedicato la sua vita a Milano e alla sua crescita civile", le motivazioni. "Con Libero perdo un amico e un compagno – le parole di Cenati – rimarrai sempre nei nostri cuori".

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