L’autopsia conferma: Michael, il 17enne morto dopo una festa, ucciso dalla caldaia
Lo scorso 2 gennaio a Vimercate, in provincia di Monza, Michael Minunno, di soli 17 anni, venne trovato morto in un appartamento lussuoso del centro, dopo essere rimasto lì a dormire per una festa di compleanno. A fare la terribile scoperta è stata la donna delle pulizie, mandata lì dal padre del festeggiato, che si trovava in vacanza all’estero e si era parecchio preoccupato non sentendo il figlio dalla sera precedente. Suo figlio Nicola, il festeggiato, da dopo la festa si trovava ricoverato in coma nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Gerardo di Monza, ma fortunatamente ha riaperto gli occhi proprio ieri mattina, ed è uscito dal coma farmacologico indotto dai medici, anche se ancora intubato e senza poter parlare. Mentre si aspetta che si riprenda del tutto, essendo l’unico testimone che potrà fare chiarezza sull’accaduto, si cerca di ricostruire la vicenda. A fare luce sul mistero sono stati i primi risultati dell'autopsia, resi noti lunedì: il decesso di Michael sarebbe avvenuto per un malfunzionamento temporaneo della caldaia.
A uccidere Michael un malfunzionamento della caldaia
Si chiude così un piccolo giallo. Dopo che il tenente colonnello Giuliano Gerbo, che comanda il Nucleo investigativo di Monza, aveva dichiarato che le analisi del sangue sul ragazzo salvatosi escludevano la presenza di stupefacenti o di altro tipo, le ricerche si erano spostate sulla caldaia, e su un eventuale guasto. Nonostante i primi esami, svolti nell'appartamento lo scorso venerdì, avessero chiarito che l'apparecchio fosse a norma, le analisi del sangue di Nicola hanno poi rilevato tracce di monossido di carbonio. Questo lunedì mattina, infine, la conferma dall'autopsia sul corpo di Michael. Adesso il Tribunale di Monza ha disposto una perizia sull'impianto di riscaldamento della casa dove è avvenuta la terribile vicenda.