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Due ragazzi minorenni investiti da un treno: uno è gravissimo, l’altro rimane illeso

Due ragazzini, un 16enne e un amico, presumibilmente suo coetaneo, sono stati investiti da un treno ieri sera a Milano, in zona Quarto Oggiaro. Uno dei due è riuscito a scansarsi in tempo rimanendo illeso: l’altro è invece stato colpito in pieno dal convoglio e ha perso una gamba. È ora ricoverato in condizioni disperate all’ospedale Niguarda. I due sarebbero due richiedenti asilo: volevano andare in treno a Como, e da lì probabilmente partire verso il Nord Europa.
A cura di Francesco Loiacono
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Due ragazzini minorenni, uno di 16 e l'altro non ancora identificato ma presumibilmente coetaneo, sono stati investiti da un treno ieri sera in via Porretta, a Milano, nella zona di Quarto Oggiaro. Lo riferisce il "Corriere della sera". I due, probabilmente due richiedenti asilo, stavano attraversando i binari quando sono stati sorpresi dall'arrivo di un convoglio proveniente da Ginevra. Il 16enne è riuscito ad accorgersene in tempo, scansandosi dai binari. Così non è stato per il suo amico, che è stato colpito violentemente dal treno ed è stato scaraventato lontano dalla massicciata. Il ragazzo è gravissimo: nell'incidente ha perso una gamba ed è ora ricoverato in condizioni disperate all'ospedale Niguarda. Fondamentale è stato l'intervento di un poliziotto, che con una cintura ha bloccato l'emorragia dalla gamba amputata consentendogli di rimanere ancora in vita e di poter sperare di farcela.

Sul luogo dell'incidente sono intervenute volanti della polizia e mezzi di soccorso del 118 e dei vigili del fuoco. Le indagini della polizia ferroviaria mirano adesso a capire cosa ci facessero i due ragazzini lungo i binari. Da un biglietto ferroviario per Como trovato in tasca al 16enne si ipotizza che i due siano due migranti desiderosi di lasciare l'Italia per dirigersi verso i Paesi del Nord Europa, proprio facendo scalo nella città lariana. Un percorso comune a molte altre persone che raggiungono le nostre coste da Paesi in guerra o dove le condizioni di vita sono proibitive.

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