Due cani bruciati vivi nella notte a Sondrio, l’atroce sospetto: “Uccisi perché abbaiavano troppo”

Due cani sono stati bruciati vivi la scorsa notte ad Albaredo per San Marco, in provincia di Sondrio. A scoprire quanto accaduto sono stati i proprietari dei due animali, che erano tenuti chiusi in una gabbia nei pressi di un orto. Nella notte tra sabato e domenica qualcuno ha dato fuoco alla struttura in legno dopo avervi cosparso sopra diversi litri di liquido combustibile. La mattina, purtroppo, della cuccia e degli animali non c'erano che delle ceneri. La proprietaria dei due cani, che si chiamavano Bobo e Lea, ha denunciato l'accaduto ai carabinieri e ha poi segnalato l'episodio anche all'Ente nazionale protezione animali e alla Leidaa (Lega italiana difesa animali e ambiente) di Sondrio, che stanno cercando di aiutare i militari di Sondrio nell'individuare i responsabili di questo orrendo gesto.
Non ci sono naturalmente motivazioni che possano in qualche modo attenuare le responsabilità degli autori del rogo. La proprietaria degli animali ha però avanzato un'ipotesi: può essere che i suoi due cani siano stati bruciati vivi perché abbaiavano troppo. La donna si è detta sconvolta per l'accaduto: "Pensi che le persone abbiano un anima, un cuore, una coscienza. Nonostante le atrocità quotidiane nel mondo, alla fine tu sei convinto che nel tuo piccolo certe atrocità non succederanno. Poi ti svegli una domenica mattina e scopri dolorosamente che una mano ancora ignota ma certamente IGNOBILE durante la notte ha volontariamente bruciato vive due creature che durante la notte hanno commesso un unico errore: ABBAIARE, d'altra parte erano cani… Bobo e Lea non hanno avuto via di scampo". Nonostante il box si trovasse vicino ad alcune case, nessuno però sembra aver notato nulla: "Nessuno ha visto, nessuno ha sentito – ha aggiunto la proprietaria dei cani su Facebook – Omertà… comportamento vigliacco comune a tanti purtroppo. Credo che chi abbia commesso questa meschinità non possa considerarsi una PERSONA ma neanche una BESTIA, offenderei i nostri poveri cani a definirla in questo modo. Le bestie uccidono per difesa o procacciarsi il cibo. Questa gente ha ucciso i nostri cani per cattiveria gratuita e merita DISPREZZO".