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Droga, incensurato arrestato a Milano: in casa oltre 2 chili di eroina per il boschetto di Rogoredo

Un uomo di 35 anni è stato arrestato per spaccio di droga a Milano. Nella sua abitazione il 35enne, incensurato, custodiva due chili e mezzo di eroina, destinati al “boschetto della droga” di Rogoredo. Il presidente del Municipio 4 Paolo Guido Bassi: “L’aumento della diffusione di eroina è un fenomeno sempre più preoccupante: temo che in città non ci sia abbastanza attenzione su un problema che rischia di portarci indietro a quanto di (brutto) si vedeva all’inizio degli anni 80”.
A cura di Francesco Loiacono
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Viveva in un appartamento in via Pasquale Sottocorno, vicino viale Premuda, un'elegante zona residenziale di Milano. Era incensurato, ma nella sua casa i carabinieri della compagnia Monforte hanno scoperto due chili e mezzo di eroina, sei chili di sostanze da taglio e oltre ottomila euro in banconote di piccolo taglio. E così per un uomo di 35 anni, di nazionalità albanese, sono scattate le manette con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. La droga, secondo i militari dell'Arma, era destinata al "Boschetto della droga" di Rogoredo, piazza di spaccio all'aperto che si trova alla periferia sud-est di Milano, nel territorio del Municipio 4. Ed è stato proprio il presidente del Municipio, il leghista Paolo Guido Bassi, a complimentarsi con i carabinieri per l'operazione, sottolineando al contempo come a Milano l'aumento della diffusione di eroina sia "un fenomeno sempre più preoccupante": "Non solo nel girone dantesco del ‘boschetto' di Rogoredo – ha spiegato in una nota su Facebook – ma in molti altri quartieri, anche centrali. Sempre più spesso inoltro richieste di intervento a chi di competenza circa la presenza di siringhe in aree verdi e spazi pubblici. Parallelamente, siamo in contatto con Polizia e Carabinieri per segnalare episodi di spaccio e stiamo lavorando con le realtà del sociale su progetti di prevenzione e (ove possibile) recupero di chi finisce vittima di questo tunnel. Nel nostro piccolo, ci mettiamo grande impegno. Ho però impressione – ha concluso Bassi – che in città non ci sia abbastanza attenzione su un problema che rischia di portarci indietro a quanto di (brutto) si vedeva all'inizio degli anni 80".

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