Dopo anni di abbandono iniziano i lavori alla Torre Galfa: nel 2018 hotel e ristorante
Potrebbe chiudersi, dopo anni, una delle tante "ferite" urbanistiche di Milano. Sono infatti iniziati i lavori di bonifica della Torre Galfa, grattacielo di 103 metri che sorge tra le vie Galvani e Fara (da cui il nome), costruito nel 1959 su progetto dell'architetto Melchiorre Bega e vittima negli ultimi anni delle "sfortune" della famiglia Ligresti, alla quale il grattacielo era passato dopo aver ospitato gli uffici della Banca Popolare di Milano.
Da anni la Torre Galfa era abbandonata: per evidenziare la situazione nel 2012 il collettivo Macao aveva occupato lo stabile, reclamando la necessità di spazi per iniziative culturali e l'urgenza di riqualificare l'edificio. Adesso la nuova proprietà della torre, UnipolSai, ha finalmente avviato i lavori per far tornare il grattacielo agli antichi splendori. L'intero edificio sarà riconvertito in classe energetica A e ospiterà al suo interno un hotel, delle abitazioni, uno spazio commerciale e un ristorante con terrazzo panoramico. I lavori di ristrutturazione, che sono stati condivisi fin dall'inizio con Palazzo Marino, si concluderanno entro il 2018 e permetteranno di recuperare una delle più importanti icone dell'architettura moderna, quasi coeva del vicino grattacielo Pirelli, conosciuto come Pirellone.
Questo il commento dell'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran: "È bello vedere come il lavoro degli ultimi anni (e il vantaggio di avere avuto Lucia De Cesaris – ex vicesindaco e assessore all'Urbanistica, ndr – con noi, di cui godremo per molto tempo) abbia prodotto risultati, perché a breve la torre tornerà ad essere un simbolo positivo della città".