Donna cinese scomparsa da marzo a Milano: nella sua casa a Chinatown trovate tracce di sangue

Una donna scomparsa di cui non si hanno più notizie dallo scorso di marzo. E tracce di sangue che sono state trovate nella sua abitazione. Sono questi gli elementi di un mistero che tiene banco da mesi tra Milano e la Cina. Al centro c'è Zhao Huipeng, una donna cinese di 40 anni che è scomparsa dalla sua abitazione in via Paolo Sarpi, la Chinatown milanese, dallo scorso 19 marzo. È stato il quotidiano "Il Giorno" a dare conto di quello che al momento è un mistero con diversi lati oscuri: Zhao potrebbe essersi allontanata volontariamente da casa, come lascerebbe intendere il fatto che nell'appartamento sono scomparsi tutti i suoi vestiti ed effetti personali. Eppure la ragazza non è mai tornata in Cina, dove la sua famiglia avrebbe potuto prendersi cura di lei: una circostanza che secondo la famiglia è molto sospetta.
La lite col fidanzato e la presunta gravidanza
Alla base della scomparsa della donna – che sia volontaria o no – ci sarebbe una lite col fidanzato con cui conviveva in via Sarpi. L'uomo afferma che tale litigio sia avvenuto il 14 marzo e che in quella data Zhai abbia fatto i bagagli e se ne sia andata. Ma un messaggio inviato dalla donna alla sorella darebbe conto di un nuovo litigio il 19 dello stesso mese. Una questione di giorni, dunque, che alimenta i sospetti da parte della famiglia della quarantenne, convinta che alla loro cara sia avvenuto qualcosa di grave. Un sospetto alimentato anche da una circostanza rivelata da Zhao alla sorella prima di scomparire: una presunta gravidanza che, secondo Zhao, avrebbe potuto "far arrabbiare" il fidanzato. L'uomo negli ultimi mesi risulta scomparso e non è più rintracciabile: non vivrebbe più in Italia. Di Zhao invece non si hanno più notizie: la famiglia continua a cercarla assistita dall'avvocato Mauro Straini e spera che anche le autorità italiane non interrompano le ricerche della donna.