Domenico Maurantonio, nuovo interrogatorio per alcuni compagni
Le indagini degli inquirenti sulla morte di Domenico Maurantonio, il 19enne precipitato la mattina del 10 maggio dal quinto piano di un hotel di Milano, si fanno sempre più serrate. L'ultima notizia trapelata è che alcuni dei compagni di classe del giovane, che frequentava la quinta E dello scientifico Ippolito Nievo di Padova, sono stati richiamati dal pubblico ministero Claudio Gittardi per essere interrogati ancora una volta. Il nuovo interrogatorio è avvenuto giovedì pomeriggio, nel più stretto riserbo, negli uffici della squadra mobile di Milano in via Fatebenefratelli. Gli inquirenti cercano di fare luce su quanto avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 maggio, anche se ormai la pista più verosimile resta quella della bravata finita male.
Si attendono i risultati tossicologici definitivi
Una pista avvalorata dai primi risultati dei test ematici che hanno stabilito che Domenico quella sera aveva bevuto poco alcol e non aveva ingerito alcun lassativo. Gli inquirenti vogliono però aspettare i risultati tossicologici definitivi, per capire se una parte di alcol possa essere stata assorbita o espulsa da Domenico e se lo studente possa aver ingerito qualche altra sostanza al posto dei lassativi. Tra i punti certi dell'indagine, il fatto che la vicenda non abbia una matrice dolosa: la morte di Domenico sarebbe stato quindi un tragico incidente.
Intanto, venerdì pomeriggio si è svolta nella chiesa parrocchiale di Altichiero, a Padova, una veglia di preghiera per Domenico a quasi due settimane dalla sua morte, organizzata dai suoi genitori. Veglia pressoché disertata dai compagni di scuola del ragazzo: solo tre studenti dell'Ippolito Nievo si sono presentati, e nessuno ha trovato il coraggio di avvicinarsi alla mamma e al papà di Domenico.