Tutta la storia di Domenico Maurantonio e i tanti misteri sulla sua morte
Quasi un mese. Tanto è passato da quando il corpo di Domenico Maurantonio, studente padovano di 19 anni, è stato trovato privo di vita nei pressi di una scala antincendio dell'hotel Da Vinci a Bruzzano, quartiere a nord di Milano.
– Chi era Domenico Maurantonio
– La morte di Maurantonio: cosa sappiamo
– Cosa non sappiamo sulla tragedia
– Maurantonio: morto senza un perché
Chi era Domenico Maurantonio
Domenico Maurantonio era in gita insieme ai suoi compagni della classe quinta E del liceo scientifico Ippolito Nievo di Padova. Con i ragazzi di un'altra classe gli studenti avevano visitato sabato 9 maggio l'Expo di Milano. Poi, come avviene spesso durante le gite scolastiche, i ragazzi nella notte tra sabato e domenica avevano festeggiato, facendo le ore piccole, bevendo qualcosa. È allora, però, che quella che poteva essere una normale gita, uguale a migliaia in tutto il mondo, si è trasformata in tragedia. A un certo punto, collocato tra le 5.30 e le 7 del mattino, Domenico è caduto da una finestra al quinto piano dell'hotel, nel corridoio opposto a quello dove si sarebbe dovuto trovare. Una tragedia che ancora oggi, a quasi un mese da quando è successa, presenta poche certezze e molti lati oscuri.
Morte Maurantonio, le certezze
Il corpo di Domenico è stato trovato adagiato in posizione fetale, sotto alla finestra dalla quale è precipitato, intorno alle 8 del mattino. L'orario della morte, come detto collocata tra le 5.30 e le 7, è una delle poche certezze del caso. L'altra è che il ragazzo, al momento della caduta, indossava solo una maglietta. Le sue mutande e i pantaloncini sono stati trovati accanto al corpo. Secondo gli ultimi accertamenti svolti dalla procura di Milano, che indaga sulla morte del giovane, Domenico è caduto a piombo, cioè quasi in parallelo alla parete dell'albergo.
Altre certezze sulla morte di Domenico sono arrivate dai primi risultati degli esami genetici e medico-legali, che hanno in parte sconfessato i primi test sul sangue del ragazzo. Domenico la notte della tragedia aveva bevuto molto alcol: nello stomaco del ragazzo è stata trovata una quantità di alcol che, se fosse entrata in circolo, avrebbe fatto schizzare il tasso alcolemico fino a oltre 3 grammi per litro. Non ce n'è stato il tempo: questo significa che Domenico ha bevuto fino a poco prima di precipitare.
Ultima certezza riguarda i lassativi: nel corridoio e vicino alla finestra dalla quale Domenico è caduto sono state trovate tracce di feci. Le stesse mutande di Domenico pare fossero leggermente sporche. Si era difffusa così l'ipotesi che i compagni di classe potessero aver fatto uno scherzo a Domenico, facendogli ingerire del lassativo. Le analisi dei consulenti della procura – il tossicologo Luca Sironi, il medico legale Giulio Giovannetti e il genetista Marzio Capra non hanno però evidenziato alcuna traccia dei principi attivi dei più comuni lassativi in commercio.
I tanti dubbi sulla fine di Domenico Maurantonio
Fin qui, le poche certezze. Che si scontrano con una serie impressionanti di dubbi, supposizioni e ricostruzioni che, man mano che passano i giorni, aumentano.
Domenico era da solo quando è precipitato? Per i compagni di classe e di stanza, sì. A lungo accusati di aver eretto un silenzio omertoso intorno alla morte del loro amico, accusati dal legale della famiglia Maurantonio, Eraldo Stefani, di non essere davvero amici del 19enne morto, a voler dare credito alle versioni dei compagni di stanza di Domenico il ragazzo si sarebbe allontanato da solo dalla stanza che divideva con altri tre compagni – nel letto matrimoniale erano in tre, con Domenico al centro. Nessuno si è accorto di nulla, fino a quando al mattino si sono svegliati e non hanno visto Domenico al suo posto. È una versione plausibile? Per molti, no. Potrebbe aiutare a far luce su questo punto il materiale biologico trovato sotto le unghie di Domenico. La comparazione del Dna con quello dei suoi compagni, che si sono sottoposti spontaneamente al prelievo qualche giorno dopo la morte, fornirà qualche elemento in più al pubblico ministero Claudio Gittardi, che indaga sul caso.
Gli occhiali lasciati in camera. Quando Domenico è precipitato non indossava i suoi occhiali. È un elemento solo in parte strano. I genitori di Domenico, intervistati dalla trasmissione tv "Chi l'ha visto?", hanno infatti spiegato che Domenico non soffriva di una miopia forte, tanto che spesso al mattino faceva colazione senza indossare gli occhiali.
L'estraneo al quinto piano dell'hotel. La presenza di un uomo sui 50 anni, con la barba, presumibilmente di nazionalità slava, è stata comunicata da alcune alunne del Nievo alla preside dell'istituto e poi ribadita da altri studenti in un'intervista a Panorama. L'uomo avrebbe aiutato alcune ragazze a entrare in camera. Il suo ruolo nella vicenda dovrebbe però essere stato già chiarito dagli inquirenti, che hanno ascoltato tutti gli ospiti che erano all'hotel Da Vinci la notte della tragedia.
Domenico, giù dalla finestra. Le ipotesi in campo
Le feci nel corridoio. La presenza di feci nel corridoio e vicino alla finestra da cui è precipitato Domenico resta un mistero. A chi appartengono quelle feci? Se le indagini mostreranno che sono solo di Domenico, è possibile che il ragazzo si sia sentito effettivamente male, forse per l'alcol ingerito e la pizza mangiata alle 23 da tutta la classe. Se fossero di altri ragazzi, potrebbe essere la prova di una bravata. L'uso del condizionale, fino a quando non ci saranno certezze, resta naturalmente d'obbligo.
Il luogo della caduta. Domenico è precipitato da una finestra che si trovava nel corridoio opposto a quello della sua camera. Perché si trovasse lì resta un mistero. Aveva provato a uscire dalle scale d'emergenza? È stato trascinato lì da qualche compagno? O forse voleva solo allontanarsi dalla sua camera, in cerca di un luogo più appartato?
Le ipotesi sulla morte di Domenico
Sulla base delle poche certezze e dei tanti dubbi, le ipotesi sulla morte di Domenico restano sostanzialmente tre: quella del malore, quella della bravata finita male e quella di una caduta seguita a colluttazione con qualche altra persona. Finora non è però mai trapelata la notizia che qualcuno sia stato iscritto nel registro degli indagati. Le prime due ipotesi lasciano aperto uno degli interrogativi: Domenico era da solo quando è morto? Per saperlo bisognerà solo aspettare ancora.