Domenico Maurantonio, la scuola cancella la figuraccia del professore
Una tragica morte che sembrava già essere stata dimenticata. L'ultima polemica sulla vicenda di Domenico Maurantonio, lo studente padovano morto mentre era in gita a Milano in circostanze ancora avvolte dal mistero, riguarda il liceo scientifico frequentato dal ragazzo, l'Ippolito Nievo di Padova. In una relazione ufficiale, preparata per presentare la quinta E – classe alla quale apparteneva Domenico – agli esami di maturità, il docente di Disegno e storia dell'arte Luigi Boscardin aveva scritto che la gita all'Expo di Milano, quella da cui Domenico purtroppo non ha mai fatto ritorno, aveva avuto un "buon esito": "Con sincera partecipazione ed entusiasmo la classe ha contribuito al buon esito della visita di istruzione a Vienna e a Mauthausen dal 17 al 21 novembre 2015 ed all’Expo Milano nei giorni 9 e 10 maggio".
La scuola cancella la gaffe del professore
Il documento, scovato e pubblicato dal Corriere del Veneto, ha provocato naturalmente molte proteste. Al di là dell'errore nella data della prima gita (2015 anziché 2014), in molti avevano sottolineato come le parole del documento ufficiale stridessero con la realtà di una tragedia ancora senza spiegazione, e nella quale in tanti – tra cui i genitori di Domenico e il legale della famiglia Maurantonio – ipotizzano che alcuni compagni di classe di Domenico possano avere avuto un ruolo importante, ancora non chiarito. L'istituto si è difeso facendo sapere che quella relazione, datata 15 maggio, era stata scritta in realtà prima del viaggio a Milano. Poi, però, ha deciso di rimuovere dal documento ufficiale la scritta incriminata, senza comunicarlo. Nella nuova relazione ogni riferimento alla gita all'Expo dei giorni 9 e 10 maggio 2015 è stato cancellato. In più, è apparsa un'integrazione che dà conto della tragedia di Domenico:
Ad integrazione di quanto sopra esposto, è purtroppo necessario aggiungere che, in seguito alla tragica scomparsa dei uno degli studenti il 10 maggio, l’ultimo scorcio dell’anno scolastico è stato vissuto in modo del tutto anomalo, rispetto a quanto previsto, sia dal gruppo classe, che dai docenti e dai genitori. L’attività didattica è stata ricalibrata tenendo conto, prima di tutto, di obiettivi di carattere formativo e non didattico […]. Va inoltre sottolineato che gli studenti hanno affrontato con compostezza e dignità il ritorno nelle aule scolastiche e hanno chiesto, loro stessi, di riprendere la normale attività, pur con le comprensibili difficoltà.