Distrutta la targa dedicata alla partigiana Lia a Niguarda, l’Anpi di Milano: “Ignobile gesto”
Una "gravissima provocazione", un "ignobile gesto che offende la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la libertà di tutti noi". Così l'Anpi di Milano descrive quanto accaduto negli scorsi giorni presso il giardino di via Hermada a Milano, nel quartiere di Niguarda. Ignoti hanno distrutto la targa dedicata a Gina Galeotti Bianchi, la partigiana Lia, la prima caduta durante l'insurrezione contro i nazifascisti nel capoluogo lombardo: "Niguarda – ricorda il presidente di Anpi Milano, Roberto Cenati – fu il primo quartiere ad insorgere, il 24 aprile 1945 e la partigiana Lia mentre era in bicicletta insieme con la compagna Stellina Vecchio per portare ai partigiani l'ordine di insurrezione, venne colpita e uccisa da una raffica di mitra sparata da un camion carico di soldati tedeschi in fuga in via Graziano Imperatore a Niguarda all'altezza del civico 40. La Bianchi era incinta – aggiunge Cenati – e aveva appena riferito alla Vecchio di essere contenta perché ‘il nostro bambino nascerà in un paese libero'".
Alla partigiana Lia sono stati intitolati proprio i giardini di via Hermada. Qualcuno ha però pensato bene di spezzare in due la targa che ricorda il nome e le date di nascita e morte di Gina Galeotti Bianchi, uccisa a soli 32 anni: "Chiediamo alle pubbliche autorità che vengano individuati i responsabili di questo ignobile gesto", ha chiesto l'Anpi provinciale di Milano. La provocazione arriva a pochi giorni dal contestato raduno di Lealtà e azione, movimento di estrema destra, che si terrà ad Abbiategrasso il 6 e 7 luglio. Alla "Festa del sole" è annunciata la presenza di diversi parlamentari della Lega e altre forze politiche di centrosinistra, oltre che di diversi assessori regionali lombardi: una partecipazione che ha provocato numerose polemiche. Anpi e altre associazioni sono in prima linea contro questa manifestazione: per il 6 e il 7 luglio hanno organizzato due presidi nel centro di Abbiategrasso per protestare contro il "ritorno delle ideologie neofasciste".