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Disordini al carcere minorile Beccaria: abiti incendiati, sputi e minacce agli agenti

Alcuni detenuti del carcere minorile Beccaria di Milano si sono resi protagonisti ieri mattina di una reiterata protesta che ha assunto toni anche molto violenti: abiti e lenzuola incendiati, sputi e minacce agli agenti di polizia penitenziaria. Il sindacato Sinappe ha denunciato l’episodio chiedendo di prendere provvedimenti: “Il personale è stufo di espletare il proprio mandato in condizioni precarie”.
A cura di Francesco Loiacono
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Mattinata difficile ieri all'interno del carcere minorile Beccaria di Milano. Come riportato in una nota del Sinappe, il sindacato nazionale autonomo della polizia penitenziaria, alcuni giovani detenuti si sono resi protagonisti di una reiterata protesta che ha assunto toni anche molto violenti. Tutto è iniziato attorno alle 10.30, quando al termine del periodo trascorso all'aria aperta alcuni detenuti si sono rifiutati di entrare nelle proprie celle: "Solo grazie ad un intevento mediativo-comunicativo da parte dell'ispettore di sorveglianza generale e del preposto", come riporta la nota, gli autori della protesta sono tornati nelle proprie celle.

Qui, però, la situazione è degenerata: "Appena giunti in sezione, i detenuti iniziavano a creare ingenti disordini e ad incendiare capi di abbigliamento ed effetti letterecci (le lenzuola, ndr) nonché a danneggiare il locale adibito alla Sala Tv, gli arredi delle celle, televisori, lanciare tavoli dalle scale, sputi e minacce a carico degli agenti". Il tempestivo intervento degli agenti di polizia penitenziaria in servizio ha permesso di ristabilire nuovamente la calma, ma le proteste sono proseguite anche all'ora di pranzo, quando alcuni detenuti hanno gettato il cibo nel corridoio del refettorio e hanno nuovamente incendiato materiale di varia natura. Le ragioni della protesta, spiega la nota, "sono collegabili alla chiusura, in via precauzionale, della sezione detentiva", disposta poiché la sera prima era stata teatro di un'aggressione.

La denuncia del sindacato: "Si prendano seri provvedimenti"

Una parte di detenuti autori delle proteste sarebbero già noti per aggressioni al personale e agli altri detenuti, evasione dal lavoro esterno e problematiche varie all'interno della struttura minorile milanese. Il Coordinatore Nazionale e il segretario lombardo del Sinappe, Pasquale Baiano e Giuseppe Merola, hanno denunciato l'episodio, bollandolo come "nefasto e aberrante" e lanciano l'allarme: "Il personale è letteralmente stufo di espletare il proprio mandato in condizioni precarie, con posti di servizio scoperti, con gravosi carichi di lavoro e di responsabilità". Il sindacato ha chiesto quindi di prendere "seri provvedimenti affinché si ripristinino condizioni lavorative accettabili".

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