Dimessa da ospedale ha un infarto. Marito: “Aveva dolori al petto, vomitava, non le hanno creduto”
Aveva dolori al petto e al braccio sinistro, diceva che le veniva da vomitare, ciò nonostante è stata dimessa dall'ospedale di Romano di Lombardia dove si era recata insieme col marito: "Le hanno fatto una flebo calmante e l'hanno lasciata andare, poi siamo tornati a casa e si è sentita male". Un racconto drammatico quello di Petre Serban, 48 anni, marito di Mariana Tansie Serban, la donna che si trova ora in coma all'ospedale di Chiari dopo essere stata colta da infarto lo scorso 21 novembre. Si era recata al pronto soccorso dell'ospedale di Romano di Lombardia accusando dolori al braccio sinistro e al petto, dopo essere stata visitata è tornata a casa e si è sentita male. Ora lotta tra la vita e la morte.
Istituita commissione interna d’inchiesta multidisciplinare
Mariana Tansie Serban ha 42 anni ed è madre di tre figli di 26, 23 e 18 anni, vive con la sua famiglia a Cividate. Petre, come la moglie, è originario della Romania ed è in Italia da quasi 30 anni, di mestiere fa il piastrellista. Da quel 21 novembre però il suo unico pensiero è rivolto alla moglie che si trova ora ricoverata in un letto di ospedale a Chiari, nel Bresciano: "Nessuno le ha creduto – ripete – mia moglie stava male". Le accuse del 48enne sono rivolte al personale medico del pronto soccorso dell’ospedale di Romano di Lombardia che avrebbe sottovalutato i sintomi della donna tanto che quando Mariana è tornata a casa è stata colta da un infarto. Cosa sia accaduto quella sera di quasi due settimane fa lo chiarirà la commissione interna d’inchiesta multidisciplinare nominata dal direttore Sanitario, Callisto Bravis, su richiesta di Peter Assembergs, Direttore Generale dell'ASST Bergamo Ovest.
L'avvocato della donna: Sintomi di infarto di macroscopica evidenza
L'avvocato della donna ora in coma ha aggiornato sullo stato di salute dei familiari della donna colpita da infarto: "I familiari per il momento sono distrutti dal dolore, tuttora increduli circa quanto accaduto e continuano a sperare in un miglioramento delle condizioni della loro congiunta, per il resto lasciamo lavorare la magistratura e gli inquirenti". E in seguito ha aggiunto che "la signora è stata portata d'urgenza al Pronto soccorso più vicino con sintomi d'infarto di macroscopica evidenza e rimandata al medico curante con la diagnosi di dolore toracico e con prescrizione di terapia antidolorifica per poi andare in arresto cardiaco presso la propria abitazione".