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Diffondono in chat il video di una loro amica di 13 anni nuda: 12 liceali di Milano sospesi

Dodici liceali milanesi sono stati sospesi dal preside per dieci giorni, durante i quali dovranno svolgere lavori socialmente utili. Hanno diffuso in chat il video hot di una loro amica che la ragazzina, all’epoca dei fatti tredicenne, aveva inviato al suo fidanzatino.
A cura di Francesco Loiacono
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Dieci giorni di sospensione da scuola. Questa la punizione che dovranno scontare dodici liceali milanesi, colpevoli di aver diffuso su una chat un video hot di una loro amica, all'epoca dei fatti tredicenne. Lo ha deciso il preside dell'istituto, un liceo scientifico del centro di Milano, che oltre alla sospensione ha anche "condannato" gli adolescenti rei della diffusione del video a svolgere, durante i giorni di sospensione, dei lavori socialmente utili: ripuliranno le aule, le biblioteche e i cortili. A raccontare la vicenda è stato il "Corriere della sera": il video, in cui l'adolescente appariva nuda e in pose hot, era stato mandato dalla stessa ragazzina al suo fidanzatino dell'epoca un anno fa, quando entrambi frequentavano le scuole medie. Il ragazzo, poi, per "farsi bello" agli occhi dei suoi compagni della squadra di calcio aveva diffuso le immagini.

All'epoca i genitori della vittima, parlando con quelli del suo fidanzatino, erano riusciti ad arginare la diffusione del video. La vicenda sembrava dunque essere rientrata, almeno fino a due settimane fa, quando il video è riapparso ed è stato diffuso dai nuovi compagni di scuola della ragazzina, ora quattordicenne. In questo caso i genitori dell'adolescente hanno deciso di prendere provvedimenti, denunciando l'accaduto alla procura dei minorenni. La loro figlia è comprensibilmente sotto choc per aver visto girare quelle immagini che, nella sua innocenza, sarebbero dovute rimanere private, uno scambio tra lei e il suo fidanzatino dell'epoca. Per i compagni di classe della ragazza, in attesa di eventuali provvedimenti più seri da parte della magistratura, è arrivata intanto la dura punizione da parte del preside: "La pena più severa che si ricordi da vent'anni a questa parte", ha commentato un docente.

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