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Diecimila piatti vuoti contro la fame nel mondo: lo spettacolo della Pixel Art in piazza Duomo

Il profilo dell’Africa, una spiga che nasce da un libro, l’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci. Diecimila piatti vuoti sono diventati vere e proprie opere d’arte in piazza Duomo a Milano, per ricordare che ancora oggi troppe persone non hanno accesso al cibo. La manifestazione di pixel art urbana “In the name of Africa” è stata organizzata da Cefa Onlus – Il seme della Solidarietà.
A cura di Simone Gorla
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Diecimila piatti vuoti in piazza Duomo, trasformati in vere e proprie opere d'arte per ricordare che ancora oggi troppe persone non hanno accesso al cibo. Si è tenuta oggi nel centro di Milano è la manifestazione di pixel art urbana "In the name of Africa" organizzata da Cefa Onlus – Il seme della Solidarietà.

Milano, un'opera di Pixel Art in piazza Duomo: diecimila piatti vuoti contro la fame nel mondo

La manifestazione è stata organizzata nell'ambito degli eventi dedicati alla Giornata mondiale dell'alimentazione del 16 ottobre. L'obiettivo degli organizzatori è sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sull'emergenza della fame nel mondo. "Un problema endemico che solo nel 2018 ha interessato più di 820 milioni di persone", spiega l'associazione.

L'Africa, la spiga e l'uomo vitruviano: le immagini viste dal cielo

Volontari e persone comuni hanno contribuito alla creazione dell'opera. I piatti sono stati capovolti uno a uno per creare ogni volta nuove disposizioni che, viste dall'alto, davano vita a disegni simbolici. Dall'immagine dell'Africa a quella di un libro da cui nasce una spiga (un'illustrazione ideata da Altan e simbolo della formazione agricola che vince la fame) e infine la sagoma dell‘Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, per ricordare i 500 anni dalla morte del grande genio e invitare a sostenere gli studenti della scuola di Dabaga con una donazione per il libro ‘Leonardo da Vinci In the Name of Africa'.

Cefa Onlus ha lavorato in Africa, America Centrale, America del Sud e Balcani. In 45 anni ha dato lavoro a più di 15mila persone e negli ultimi 15 anni ha investito nei paesi in via di sviluppo circa 50 milioni di euro per realizzare progetti di cooperazione i cui beneficiari sono stati oltre 3,5 milioni.

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