Detenuto sorpreso con uno Smartwatch nel carcere minorile Beccaria
Aveva con sé, in cella, uno degli ultimi modelli di Smartwatch, gli orologi di ultima generazione che fungono anche da telefono cellulare. È questa la scoperta che gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno effettuato perquisendo un detenuto nel carcere minorile Beccaria di Milano. A rivelare la notizia è proprio la Polizia Penitenziaria, attraverso il Sappe, il sindacato degli agenti. "I poliziotti penitenziari, già il 5 aprile, avevano capito che c'era qualcosa di strano nell'aria. Il giovane sorpreso nel sonno ha cercato di nascondere il telefono-orologio nelle parti intime, ma il tentativo è stato vano. I colleghi addetti al controllo della camera detentiva hanno trovato anche un carica batteria portatile di piccole dimensioni" ha raccontato Alfonso Greco, segretario regionale del Sappe.
Donato Capece, segretario nazionale del sindacato di Polizia Penitenziaria, invece coglie l'occasione per accendere i riflettori sulle condizioni degli istituti detentivi in generale e del Beccaria in particolare: "Forse i vertici del dipartimento della giustizia minorile non capiscono la gravità della situazione del Beccaria e delle difficoltà che comporta lavorare in un carcere che sta cadendo a pezzi".