Deputati leghisti e assessori della Lombardia alla festa di estrema destra di Lealtà e azione: polemiche
"Senza la Tradizione siamo foglie di vento". Questo lo slogan che il movimento di estrema destra Lealtà e azione ha utilizzato per comunicare il suo raduno annuale, la Festa del sole 2018 che si svolgerà il 6 e 7 luglio. Un appuntamento che si terrà ad Abbiategrasso – con il patrocinio dell'amministrazione comunale di centrodestra della cittadina a sud di Milano – e che, a detta del movimento è "un evento centrale del panorama politico e culturale identitario". Tanti gli ospiti annunciati per questa edizione della festa, e di primo piano nel panorama politico nazionale e regionale. Come riportato dalla locandina ufficiale della manifestazione, alla due giorni parteciperanno tra gli altri i parlamentari della Lega Paolo Grimoldi, Igor Iezzi, William De Vecchis e Jari Colla, il deputato di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza, gli assessori regionali Giulio Gallera (di Forza Italia, al Welfare) e Stefano Bruno Galli (alla Cultura) e il consigliere regionale Gianmarco Senna, presidente della commissione Attività produttive.
Le critiche di Anpi e Osservatorio sulle nuove destre
Proprio la presenza di così tanti esponenti politici ha suscitato diverse polemiche. In una nota l'Osservatorio democratico sulle nuove destre ha sottolineato alcuni elementi del raduno: la presenza di gruppi musicali che, nei loro testi, esaltano figure come Corneliu Zelea Codreanu, fondatore della Guardia di Ferro rumena, di band che hanno già partecipato in passato a iniziative per ricordare la nascita di Hitler e che nei testi inneggiano alla Repubblica di Salò. E ancora, l'Osservatorio sottolinea come l'immagine del lupo con una rosa rossa in bocca che appare nel manifesto dell'iniziativa scimmiotti "lo stemma della Decima Mas, dove la rosa era posta tra i denti di un teschio al fine di esaltare la ‘bella morte'". "Si dimostra in conclusione – scrive l'Osservatorio – una volta di più come il centro-destra sia tutt'uno con le destre estreme, senza distinzioni, sancendo in Lombardia l'adozione a pieno titolo nei propri ranghi di un gruppo neofascista e i suoi militanti come scherani". Alle critiche dell'Osservatorio si aggiungono quelle dell'Anpi: "Stiamo assistendo in Lombardia, al preoccupante progetto di stabilire tutte le interlocuzioni possibili dell'estrema destra, soprattutto con la Lega guidata da Salvini. D'altra parte non è una novità quella costituita dal collegamento di realtà neofasciste con la Lega. Lealtà e Azione ha scelto di appoggiare candidati della Lega o candidare propri militanti nel partito di Salvini, alle elezioni del 4 marzo scorso – ha scritto in una nota Roberto Cenati, presidente dell'Anpi milanese – Lo scenario che si profila per la nostra Regione e a livello nazionale, dove la Lega ha un ruolo determinante nel governo, è davvero preoccupante e inquietante. Oggi più che mai la bussola e il faro della nostra democrazia deve essere la Costituzione repubblicana di cui quest'anno ricorre il settantesimo anniversario dell'entrata in vigore.
Non è più tollerabile che a 73 anni dalla Liberazione dal nazifascismo si ripetano nel nostro Paese e nei Comuni della città metropolitana, manifestazioni e iniziative neofasciste che offendono la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la libertà di tutti noi e che si contrappongono ai principi sanciti dalla nostra Carta Costituzionale. Quanto in programma nel Comune di Abbiategrasso suscita in tutti noi allarme e profonda preoccupazione – ha concluso Cenati – Rivolgiamo un pressante appello al Sindaco di Abbiategrasso perchè revochi la concessione dello spazio pubblico al movimento neofascista Lealtà e Azione".
Alle critiche ha provato a rispondere il movimento Lealtà e azione con una nota: "Zero contenuti : solo così possiamo riassumere le polemiche che in queste ore stanno investendo la Festa del Sole. Un chiasso mediatico di pochi che si scontra con una realtà ben diversa, costituita dalle numerose adesioni che l'evento ha avuto e sta avendo in queste ore". Secondo il movimento "le tematiche da noi poste negli anni, come la difesa dell'identità nazionale e della famiglia naturale, oggi sono sensibilmente approvate dalla maggior parte dell'opinione pubblica: nulla di strano dunque se esponenti istituzionali partecipano a dibattiti e iniziative da noi promosse, perché si parla di temi che oggi sono la notizia del giorno. L'antifascismo salottiero lo lasciamo volentieri ai nostri detrattori, sempre meno numericamente e sempre più senza alcun seguito: noi dobbiamo pensare a problemi ben più seri, come ad esempio la povertà che sta strozzando i nostri connazionali nelle nostre città e ad elaborare proposte per l'avvenire della nostra nazione".