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Darsena balneabile, la proposta: “Una piscina fluviale a Milano”

Il consigliere comunale Enrico Marcora presenterà nei prossimi giorni una mozione per creare una piscina fluviale nella Darsena di Milano, permettendo a milanesi e turisti di farsi il bagno nell’antico porto della città durante l’estate. Lo scorso luglio Marcora e altri tre colleghi si erano tuffati in Darsena come atto dimostrativo: sono stati multati, ma non hanno ancora pagato.
A cura di Francesco Loiacono
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Una piscina fluviale nella Darsena di Milano, aperta alla balneazione di cittadini e turisti nei mesi di luglio e agosto. Questa la proposta che il consigliere comunale Enrico Marcora, della Lista Noi Milano (a sostegno del sindaco Beppe Sala) presenterà a giorni a Palazzo Marino. L'indiscrezione è stata pubblicata dal "Corriere della sera", ma la battaglia di Marcora (e altri consiglieri) per rendere balneabile il vecchio porto di Milano è cosa nota: a luglio il consigliere e altri tre colleghi, tra cui il leghista Alessandro Morelli (la battaglia è dunque trasversale ai partiti) si erano tuffati in Darsena nonostante non avessero ottenuto le necessarie autorizzazioni.

Lo scorso luglio il tuffo vietato dei quattro consiglieri: sono stati multati

Era stata un'azione dimostrativa a sostegno della proposta di aprire alla balneazione la Darsena dove, come nei Navigli, fare il bagno è vietato, tranne in occasione di particolari manifestazioni come il Gran fondo del Naviglio di sabato prossimo. Un tuffo costato caro: i quattro consiglieri (gli altri temerari sono l'ex assessore Franco D'Alfonso e Marco Fumagalli) sono stati infatti multati per oltre mille euro ciascuno, anche se non hanno ancora pagato. In tre hanno scritto una lettera al sindaco Sala che attende ancora risposta, nella quale chiedono come mai i vigili abbiano usato come riferimento per la loro multa il Codice di navigazione (con sanzioni molto più salate) anziché le multe "normali" elevate a chi, quest'estate, è stato sorpreso a rinfrescarsi in Darsena. Morelli ha invece semplicemente fatto ricorso. Nemmeno un euro, insomma, è stato versato finora nelle casse di Palazzo Marino.

Chissà se in futuro, però, proprio grazie al lavoro di Marcora, ci si potrà tuffare in Darsena senza il timore di vedere arrivare i ghisa. Nelle intenzioni del consigliere, l'area balneabile sarà delimitata da reti, che separeranno anche le parti della Darsena navigabili. La piscina fluviale, secondo Marcora, avvicinerebbe ancora di più Milano alle grandi metropoli europee: anche a Parigi, Berlino, Amburgo e altre città sul fiume Elba sono state studiate – o lo si vuole fare – iniziative simili.

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