Da Limiti a Caprotti: i nuovi iscritti al Famedio, il Pantheon di Milano. E il Comune sbaglia su un nome

Come da tradizione, oggi 2 novembre, nel giorno dedicato alla commemorazione dei defunti, la città di Milano ha celebrato quattordici personalità che hanno reso grande la città. I loro nomi sono stati iscritti al Famedio, il Pantheon cittadino che si trova all'interno del Cimitero Monumentale. I 14 benemeriti erano già stati decisi lo scorso 26 settembre dalla Commissione consultiva del Comune per le onoranze al Famedio.
Il giallo del nome mancante
Sui nomi dei benemeriti si è consumato un piccolo giallo "aritmetico". Nella lista di settembre le personalità da iscrivere al Famedio erano 15: nell'elenco iniziale era presente infatti anche la storica dell'arte Mercedes Garberi, che per un ventennio ha diretto le Civiche raccolte dell'arte del Castello Sforzesco. In realtà, però, la commissione non si era resa conto che il suo nome era già presente nel Famedio, ed è stato quindi depennato dalla lista. Un errore, quindi, che però non era stato comunicato in precedenza. Solo questa mattina, quando qualcuno si è reso conto che qualcosa non quadrava a livello aritmetico, ne è stato dato conto.
Giallo a parte, sono questi i nomi e le professioni dei 14 nuovi iscritti al Famedio.
- Kengiro Azuma (scultore giapponese)
- Enzo Bettiza (intellettuale)
- Giovanni Bignami (astrofisico)
- Nella Bolchini Bompani (fondatrice della Commissione Visitatrici per la maternità)
- Lina Buffolente (fumettista)
- Bernardo Caprotti (imprenditore)
- Osvaldo Cavandoli (regista e fumettista)
- Giovanna Cavazzoni (fondatrice Vidas)
- Claudio De Albertis (presidente Triennale di Milano)
- Silvio Gazzaniga (scultore e orafo)
- Paolo Limiti (autore e conduttore tv)
- Luigi Pestalozza (musicologo e partigiano)
- Nanni Svampa (cantante)
- Dionigi Tettamanzi (arcivescovo di Milano).
Sala: Nei loro nomi una parte dell'eccellenza di questa città
"In tutti i loro nomi c’è una parte dell’eccellenza di questa città, dalla solidarietà all’arte, dall'impresa alla creatività. Per noi milanesi fare memoria significa celebrare il passato, guardando al domani con fiducia", ha detto il sindaco Beppe Sala, che ha partecipato alla cerimonia che si è tenuta questa mattina assieme al presidente del Consiglio Comunale Lamberto Bertolé e all’assessore alla Trasformazione digitale e servizi civici, Roberta Cocco.