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Da Casablanca all’Ambrogino d’oro: la storia di Mouhib, “angelo” di anziani e senzatetto

La sua è una storia di altruismo, integrazione e impegno al fianco degli ultimi. Da oltre dieci anni Mouhib Abdelilah, nato a Casablanca e milanese d’adozione, è impegnato nel sostegno ad anziani soli e senzatetto con la Fondazione Progetto Arca. Il 7 dicembre riceve l’Ambrogino d’Oro, la civica benemerenza per i cittadini milanesi più meritevoli. Un premio per “il suo impegno e la sua dedizione quotidiana e senza giudizi, rivolti ai cittadini più fragili di questa città”.
A cura di Simone Gorla
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È nato a Casablanca 49 anni fa, ma da oltre tre decenni vive in Italia. È padre di quattro bambini e dal 2006 è impegnato nel sociale con Progetto Arca al fianco di anziani soli e poi nell'unità mobile che giorno e notte aiuta le persone senza dimora a Milano. È la storia di Mouhib Abdelilah, che il 7 dicembre riceve l'Ambrogino d'Oro, la civica benemerenza per i cittadini milanesi più meritevoli.

Mouhib, l'angelo dei senzatetto premiato con l'Ambrogino d'oro

"Con grande orgoglio, immensa gioia e immancabile commozione applaudo – insieme a tutti i dipendenti, i collaboratori e i volontari di Progetto Arca – il nostro Mouhib, colonna portante da ben dieci anni dell’Unità di Strada, che domani riceve un importante riconoscimento da parte di Milano e dei milanesi per il suo impegno e la sua dedizione quotidiana e senza giudizi, rivolti ai cittadini più fragili di questa città", ha commentato Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca.

Da trent'anni in Italia, da tempo si dedica all'aiuto delle persone fragili

Classe 1970, Mouhib è cresciuto in una famiglia numerosa. Vive da 31 anni in Italia, dove inizialmente ha abitato con la sorella e nel tempo si è costruito la sua famiglia. In Italia si è avvicinato quasi subito al mondo del sociale. I volontari che da anni lavorano al suo fianco descrivono "la qualità innata di sapersi rapportare con semplicità, serenità e passione al prossimo". Dopo gli anni di impegno con gli anziani, aiutati nel fare le commissioni e nella loro quotidianità, e poi al soccorso con l’Unità mobile diurna e notturna della Fondazione, guidando giorno dopo giorno decine di volontari dediti al sostegno dei senzatetto.

Le parole di Mouhib: Il volontariato aiuta a integrarsi e cambia la vita

"Ho ricevuto tanto e desidero dare tanto, il mio lavoro mi piace tantissimo, occuparmi di uomini e donne in difficoltà è la più grande ricchezza. Consiglio a tutti di dedicarsi al volontariato perché cambia la vita degli altri e la tua, e per chi è straniero come me aiuta a integrarsi e a conoscere meglio il Paese in cui si vive", ha detto Mouhib commentando il riconoscimento ricevuto. "I servizi in cui mi sono sentito più felice sono quelli dedicati agli anziani e ai senza dimora, e anche quando non sono in turno mi fermo se vedo una persona in difficoltà e la aiuto”.

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