Crisi della K-Flex di Roncello, inviate le lettere di licenziamento a 187 dipendenti

La multinazionale K-Flex, con sede italiana a Roncello (Monza e Brianza), ha inviato una lettera di licenziamento ai 187 dipendenti in esubero. A comunicarlo è stato Matteo Moretti, rappresentante sindacale Cgil dell'azienda che produce isolanti in gomma ed è un colosso del settore. L'annuncio del licenziamento è arrivato per telegramma, soltanto qualche giorno prima della data (4 maggio) nella quale presso il tribunale di Monza un giudice del lavoro si esprimerà sulla richiesta di annullare la procedura di licenziamento.
La vertenza dei lavoratori della K-Flex è arrivata in tribunale dopo che la mediazione tra proprietà (la famiglia Spinelli) e sindacati è fallita in tutte le altre sedi. I lavoratori considerati in esubero da oltre tre mesi sono in presidio all'esterno della sede della multinazionale, che ha deciso di chiudere i propri stabilimenti produttivi in Italia (spostandoli in Polonia) mantenendovi soltanto i reparti commerciali e logistici. La vertenza della K-Flex ha visto l'interessamento di numerosi esponenti politici ed è finita sui principali mezzi di informazione. Nonostante ciò, la proprietà si è sempre mostrata irremovibile rispetto alle sue decisioni.
"La solita arroganza della proprietà – ha commentato Moretti in merito all'invio dei telegrammi da parte dell'azienda – che, oltre a non rispettare le istituzioni e i lavoratori, prima dell'udienza del 4 maggio presso il Tribunale di Monza dove il Giudice deciderà in merito alla richiesta di annullare la procedura di licenziamento, sceglie unilateralmente di licenziare i 187 lavoratori". Moretti ha comunque annunciato che i dipendenti licenziati continueranno la loro protesta davanti ai cancelli dell'azienda. Lo scorso 25 aprile una delegazione dei lavoratori ha sfilato al corteo organizzato a Milano: tra loro anche il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.