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Cremona, vandalizzati il Duomo e diverse opere in centro con scritte e simboli nazisti

Un nuovo raid vandalico a sfondo nazista ha colpito la città di Cremona dove nella notte tra sabato e domenica sono spuntati per le strade del Centro e sulla facciata del Duomo simboli e scritte naziste: si tratta del secondo blitz di questo tipo nella città lombarda. Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo in Procura contro ignoti.
A cura di Chiara Ammendola
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La foto di una delle scritte spuntate a Cremona e condivisa dal rapper Frankie hi-nrg mc
La foto di una delle scritte spuntate a Cremona e condivisa dal rapper Frankie hi-nrg mc

A pochi giorni di distanza dal raid nel quale sono stati vandalizzati diversi muri del centro storico della città di Cremona, simboli e scritte naziste tornano nuovamente protagonisti nella provincia Lombarda. Nella notte tra sabato domenica infatti in un vero e proprio raid a sfondo nazista sono stati imbrattati i muri della Cattedrale e diversi luoghi del Centro dalla piazza del Comune alla Galleria del Corso, fino al corso Campi con le scritte SS., Dux e Ducs. Una notizia condivisa anche dal rapper e cantautore Frankie hi-nrg, Francesco di Gesù che sul proprio profilo Twitter ha condiviso due foto di alcune delle scritte lasciate dai vandali sottolineando anche l'errore: "I vandali a Cremona hanno proprio scritto DUCS, con cs, due volte. Le certezze vanno ribadite", ha commentato con amara ironia il cantautore, sottolineando forse l'intenzione degli autori di voler scrivere dux.

Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo in Procura contro ignoti

Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo in Procura contro ignoti e sono in corso le indagini della Digos ch ha già acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza poste nelle strade del centro di Cremona. Vandalizzata anche la Bertazzola, bene tutelato: qui le scritte sono state occultate temporaneamente con un telo, in attesa del parere della Soprintendenza. Non molto tempo fa un altro raid aveva lasciato scritte analoghe sui giochi dei bambini nei parchi e sui muri dei palazzi. Sulla vicenda è intervenuto anche il parrocco del Duomo don Alberto Franzini che ha sottolineato la mancanza di coraggio nell'esprimere le proprie opinioni: "In democrazia il confronto e la critica alle persone o alle istituzioni andrebbero fatte seguendo altre strade, non queste, che rivelano omertà e viltà", ha concluso.

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