Cremona, per le prostitute scatta l’obbligo di indossare giubbini catarifrangenti

Prostitute ben visibili di notte, con tanto di giubbini e pantaloni catarifrangenti, per la loro sicurezza. Questo il senso dell'ordinanza comunale che, approvata qualche settimana fa, è entrata in vigore da pochi giorni a Spino d'Adda, comune in provincia di Cremona e a pochi chilometri da Lodi. Il provvedimento è stato voluto fortemente dal vicesindaco, Luciano Sinigaglia, che crede così fortemente alla sua idea da voler spendere di tasca propria i soldi per acquistare gli indumenti alle prostitute che glielo chiederanno.
Cremona, per le prostitute scatta l'obbligo di indossare giubbini catarifrangenti
L'ordinanza vale per tutte le professioniste del sesso che esercitano sulla strada statale Paullese, che collega Cremona a Milano. Una strada, rinnovata quasi per intero, che presenta un'alta densità di prostitute sia di giorno sia di sera, come sanno tutti quelli che la percorrono ogni giorno. E l'obbligo di indossare indumenti catarifrangenti varrà infatti per tutto il giorno: dalle 8 alle 18 sarà obbligatorio solo il gubbino, di sera anche i pantaloni. Messe al bando, dunque, le minigonne e altri vestitini succinti. Per chi sgarra, multe di 500 euro.
Ma cosa pensano, le "lucciole", di quest'idea? Secondo quanto riferito dal vicesindaco, che ha incontrato alcune ragazze durante un giro di pattugliamento con la polizia locale per informarle dell'ordinanza, alcune ragazze, di origine africana, si sarebbero dette d'accordo, chiedendogli però i vestiti. Altre, qualche ragazza dell'est, hanno invece annunciato la loro intenzione di cambiare zona.