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Cremona, opuscolo choc: “I cambiamenti climatici si combattono facendo meno figli”

Come si combatte il cambiamento climatico? Facendo meno figli. È questa la prima, errata, lettura di un opuscolo distribuito dal Comune di Cremona e realizzata dall’associazione Filiera Corta Solidale in cui si pubblicavano i risultati di uno studio per combattere i mutamenti del clima. Il sindaco di Cremona ha assicurato che verranno ritirati subito mentre la redattrice del volantino ha garantito che non voleva offendere nessuno e che la sintesi estrema dei dati può essere stata avventata. Una volta ritirati, verranno scritti in modo più chiaro.
A cura di Filippo M. Capra
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Il volantino con la parte incriminata. Foto Facebook: Gian Marco Centinaio
Il volantino con la parte incriminata. Foto Facebook: Gian Marco Centinaio

Per combattere i cambiamenti climatici bisogna mettere al mondo meno figli. A una prima lettura, sembra questo il messaggio di un opuscolo distribuito dallo Spazio Comune di Cremona e realizzato dall'associazione Filiera Corta Solidale. Il caso è scoppiato quando alcuni esponenti locali di Fratelli d'Italia hanno notato la dicitura "meno figli" sotto alla frase "le quattro azioni individuali più efficaci per mitigare i cambiamenti climatici". A esprimersi su quello che sarebbe stato un misunderstanding sono stati sia il primo cittadino di Cremona, Gianluca Galimberti, che la redattrice dell'opuscolo, Laura Rossi.

Il volantino con la parte incriminata. Foto Fb: Gian Marco Centinaio
Il volantino con la parte incriminata. Foto Fb: Gian Marco Centinaio

Le parole delle istituzioni: Già ritirato l'opuscolo

Il sindaco Galimberti ha scritto su Facebook un proprio pensiero, rivelando di non aver "visto il libretto prima che diventasse un caso. Quello che c'è scritto è profondamente sbagliato e stupido". Poi, il tentativo di dare una spiegazione all'accaduto: "Gli assessori hanno spiegato che è un contenuto estrapolato malissimo da un contesto più generale di uno studio". Infine, la promessa: "Verrà ritirato". E così è in effetti stato. Anche l'assessore alla Mobilità sostenibile e Ambiente Simona Pasquali ha preso le distanze da quanto successo: "Mi dispiace e mi dissocio: non appartiene al mio modo di vedere le cose". Ci ha poi pensato Laura Rossi a spiegare l'intento dello studio i cui dati sono poi stati pubblicati, forse con un'eccessiva sintesi. La Rossi si è detta dispiaciuta di aver urtato la sensibilità di qualcuno, motivo per cui una volta ritirato, l'opuscolo sarà riscritto in maniera più chiara. In sostanza, come da quanto emerso negli studi vari, un sovrappopolamento del pianeta crea inevitabilmente problemi climatici maggiori ma la Rossi ha voluto sottolineare di non avere l'arroganza per dire cosa fare alle persone. Il caso, così come è deflagrato in pochi secondi, è altrettanto velocemente rientrato.

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