video suggerito
video suggerito

Cremona, il sottopasso è troppo basso e ripido: i furgoni si incastrano e le bici arrancano

A Cremona da qualche settimana è stato inaugurato un sottopasso troppo basso e ripido, che non rispetterebbe le norme regionali. Un furgone è già rimasto incastrato sotto, mentre le ambulanze non riescono a passare e i ciclisti arrancano sulla salita. La denuncia degli attivisti del Movimento 5 stelle.
A cura di Francesco Loiacono
59 CONDIVISIONI
Il sottopasso della discordia a Cremona (da Youtube)
Il sottopasso della discordia a Cremona (da Youtube)

Un sottopasso troppo basso e ripido, tanto da essere quasi inservibile. Si trova a Cremona, in via Brescia. Dovrebbe consentire a ciclisti, pedoni e automobilisti di passare al di sotto della ferrovia, risolvendo così un problema di accessibilità al centro della città datato anni. Ma diverse modifiche in fase di progetto ne hanno fatto un'opera che sembra non servire molto alla cittadinanza: troppo ripido per i ciclisti, è altresì troppo basso per alcune vetture, come i furgoni, che rischiano concretamente di restarvi incastrati sotto.

Sottopasso troppo basso, furgoni e ambulanze non riescono a passare

Un'eventualità già successa, a dire il vero. Come spiega Il Fatto quotidiano, che ha portato alla luce questa storia, tre giorni dopo la sua inaugurazione, avvenuta qualche settimana fa, un venditore ambulante del mercato si è trovato incastrato nel sottopasso con il suo furgone, riuscendo ad uscirvi solo dopo molti tentativi. Resta per la verità da capire se il veicolo in questione rientrasse nella categoria delle autovetture: come segnalato da un apposito segnale stradale, difatti, il transito nel sottopasso è riservato solo a questa categoria di veicoli. Ma al di là di questo episodio, resta il fatto che, come hanno sottolineato gli attivisti del Movimento 5 stelle che hanno sollevato il caso, l'altezza del sottopasso è di 2,52 metri, cioè inferiore ai 3,2 metri minimi previsti dalla normativa regionale. Tanto che nemmeno le ambulanze riescono a passare, come accaduto in occasione di un incidente occorso a un ciclista.

Troppo ripido per i ciclisti: e il sottopasso diventa il "Passo Pordoi"

L'altro elemento sotto accusa è la pendenza del sottopasso, soprannominato bonariamente "passo Pordoi" (valico delle Dolomiti reso celebre da molte tappe del Giro d'Italia): arriva fino al 12 per cento. Tanto per i ciclisti occasionali, cui è riservata una delle carreggiate, costretti ad arrancare sulla ripida salita e a dover frenare nella discesa, anche per evitare di superare il limite fissato a soli 20 chilometri orari.

Nella vicenda ha una parte importante anche La Regione Lombardia. I fondi per il sottopasso sono infatti arrivati dal Pirellone, ma sempre dalla Regione a fine ottobre è arrivata una lettera con la quale si chiede al Comune, viste le modifiche al progetto – all'inizio doveva esservi una doppia carreggiata per i veicoli -, la restituzione dei soldi stanziati. Adesso la prossima mossa sarà proprio quella dell'amministrazione comunale, che dovrà difendere le sue ragioni o quanto meno ammettere che il progetto presenta evidenti lacune.

59 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views