Cremona, il sindaco organizza un pranzo a base di nutria: “Troppe, danneggiano i campi”

Una nutria per pranzo? In Italia la sola ipotesi fa rabbrividire molti e per molteplici ragioni. Ci sono coloro che considerano la nutria un "grosso topo" (e, per quanto possa sembrare, si sbagliano) e altri che invece le considerano animali da tutelare, al pari dei castori e delle lontre. Fatto sta che a Gerre de' Caprioli (Cremona), in riva al Po, il sindaco Michel Marchi ha proposto un pranzo a base di nutria, scatenando la curiosità nazionale e richiamando anche una troupe della trasmissione Rai ‘Quelli che dopo il tg', condotta da Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, oggi in paese per intervistare i cittadini in merito alla discussa proposta del primo cittadino.
Il sindaco in pratica suggerisce di mangiare il roditore per contribuire a evitarne la proliferazione. La nutria è infatti una specie alloctona, originaria dell'America, che in Europa non ha antagonisti naturali. Crea grossi danni all'agricoltura e, scavando gallerie, mina la stabilità degli argini. Dunque meglio farle diventare un alimento? Fatto sta che a Gerre de' Caprioli, a casa di una coppia specializzata nella preparazione di piatti di carne del roditore, si è svolto il primo pranzo a base di nutria. La ricetta è semplice: carne a marinare per una notte con limone, chiodo di garofano, rosmarino, pepe e salvia e dopo un'ora e mezza di cottura con birra la pietanza è servita.