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Cremona, aggressione al centro sociale Dordoni: interrogati militanti di Casa Pound

Sono stati ascoltati oggi dalla polizia i militanti del movimento di estrema destra Casa Pound Italia, in merito agli incidenti della scorsa domenica a Cremona con gli attivisti del centro sociale Dordoni. Sabato una manifestazione nazionale antifascista sfilerà a Cremona in solidarietà ad Emilio Visigalli, il militante del centro sociale tutt’ora in coma farmacologico.
A cura di Valerio Renzi
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Sono stati ascoltati oggi dalla polizia i militanti del movimento di estrema destra Casa Pound Italia, in merito agli incidenti della scorsa domenica a Cremona con gli attivisti del centro sociale Dordoni. Si trova ancora in prognosi riservata Emilio Visigalli, il 48enne storico portavoce dello spazio sociale, per via delle lesioni riportate alla testa provocate da un colpo di spranga. Le sue condizioni sono stazionarie ma, secondo quanto riportano gli attivisti sulle frequenze dell'emittente Radio Onda d'Urto, rischia di perdere l'uso di un occhio. Le accuse ipotizzate dalla Procura di Cremona a carico dei militanti di destra sono di rissa aggrava e lesioni, che però potrebbero trasformarsi nell'accusa di tentato omicidio una volta stabilità definitivamente la gravità delle ferite. Ieri presidi di solidarietà all'attivista del Dordoni si sono tenuti in molte città italiane, da Roma a Torino, da Brescia a Bologna. Il prossimo sabato una manifestazione nazionale è stata indetta a Cremona dal Dordoni e altri centri sociali di tutta la penisola, con l'obiettivo di denunciare l'accaduto e chiedere la chiusura delle sedi del movimento di estrema destra.

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