Crema, smantellato l’ospedale da campo dell’esercito: “Non ci sono pazienti, non serve più”
Con la cerimonia di ammaina bandiera alla presenza del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, chiude ufficialmente l'ospedale da campo di Crema. La struttura, con 32 posti letto di cui tre per la terapia intensiva, era stata costruita in 72 ore dall'esercito lo scorso 25 marzo, nelle settimane di massimo picco dell'emergenza. Per due mesi qui hanno lavorato anche i sanitari arrivati da Cuba. "Ringrazio i medici e gli infermieri della Brigata cubana. Primi ad arrivare ed ultimi ad andar via dall'Italia, hanno aiutato la città di Crema nel momento più duro della lotta al Covid-19″, ha detto il ministro.
Nessun paziente ricoverato: smantellato l'ospedale da campo di Crema
Da alcuni giorni non c'erano più pazienti ricoverati nella struttura. "L'emergenza non è terminata, ma il fatto che questa struttura sanitaria non sia più necessaria ci fa ben sperare", ha commentato il sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi. "La Difesa continua a rimanere in prima linea nel contrasto all'espansione del virus, fornendo personale sanitario in supporto agli ospedali civili, strutture specializzate per l'accoglimento dei malati, materiali, uomini e mezzi per il controllo del territorio e la gestione delle emergenze".
La sindaca: Una vittoria, non ancora completa, ma straordinaria
La sindaca di Crema, Stefania Bonaldi, nel suo discorso ha affermato che la chiusura dell'ospedale rappresenta "una vittoria, non ancora completa, ma straordinaria" che consente alla città di "voltare pagina" dopo i mesi più drammatici della pandemia. "Siamo felici, noi e voi, di smobilitare questo ospedale da campo, ne siamo felici perché significa che non siamo stati sopraffatti, significa che la nostra tenacia, la vostra tenacia, sono stati una barriera solida contro il nostro avversario. Come in tutte le battaglie ci sono stati dei caduti, dei feriti, ma oggi siamo qui per celebrare una vittoria".