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Corteo No Expo, patteggia due anni l’antagonista che bastonò un poliziotto

Marco Ventura, l’antagonista di 28 anni che venne arrestato con l’accusa di aver bastonato il vicequestore Antonio D’Urso durante il corteo No Expo dello scorso primo maggio a Milano, ha patteggiato una pena di due anni di reclusione davanti al giudice per l’udienza preliminare Roberta Nunnari.
A cura di F.L.
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Quarta condanna per le violenze seguite al corteo No Expo dello scorso primo maggio a Milano, che trasformarono le strade del capoluogo lombardo in uno scenario da guerriglia. Marco Ventura, l'antagonista di 28 anni che venne arrestato con l'accusa di aver bastonato il vicequestore Antonio D'Urso durante il corteo, ha patteggiato una pena di due anni di reclusione davanti al giudice per l'udienza preliminare Roberta Nunnari. Ventura, vicino agli ambienti anarchici, era stato arrestato lo scorso 19 maggio. Durante gli scontri seguiti al corteo No Expo aveva aggredito D'Urso nei pressi dei giardinetti di via Mario Pagano, colpendolo con un bastone mentre altri antagonisti gli sferravano calci.

Altri tre antagonisti hanno già patteggiato

Il patteggiamento di Ventura segue quelli di Heidi Panzetta (pena di un anno e due mesi), Anita Garola e Davide Pasquale (pena per entrambi di un anno e 10 mesi di reclusione), che erano stati arrestati subito dopo gli scontri. Nell'inchiesta condotta dal pubblico ministero Piero Basilone e coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli sono coinvolti altri due giovani, J.P. e M.L., che hanno scelto di essere giudicati rispettivamente con il rito abbreviato e con quello ordinario.

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