Corteo contro l’alternanza scuola-lavoro a Milano: occupato Zara, tensioni in Centrale
Anche Milano ha visto oggi centinaia di studenti manifestare per la Giornata internazionale dello studente. Circa cinquecento i ragazzi che hanno partecipato a un corteo che, partito da largo Cairoli, sarebbe dovuto terminare in via Palestro. In realtà, la manifestazione è proseguita lungo corso Buenos Aires e fino alla stazione Centrale, dove si è registrato qualche momento di tensione tra manifestanti e forze dell'ordine: i primi volevano entrare per protestare contro gli ormai "ordinari" blitz per identificare migranti e senzatetto che vengono fatti dalle forze dell'ordine, ma polizia e carabinieri schierati in assetto antisommossa glielo hanno impedito.
Occupato simbolicamente il negozio Zara in Buenos Aires, costretto a chiudere
La protesta dei ragazzi ha riguardato diversi temi: l'alternanza scuola-lavoro (progetto obbligatorio nell'ultimo triennio per chi frequenta le scuole superiori, che prevede stage presso alcune aziende che hanno aderito e che secondo chi protesta nascondono una forma di sfruttamento), il diritto all'abitare, la difesa dei diritti dei migranti e l'approvazione dello Ius Soli. Durante il corteo ci sono state forme di protesta più eclatanti in corrispondenza di alcuni luoghi considerati particolarmente simbolici, come le aziende che hanno aderito al progetto di alternanza scuola lavoro. Il ristorante McDonald's in Porta Romana e il negozio Zara in piazza Duomo sono stati imbrattati, mentre all'interno dello Zara di corso Buneos Aires un'occupazione simbolica degli studenti ha portato alla chiusura temporanea del negozio. Altro "obiettivo" dei manifestanti la sede centrale di Poste italiane in piazza Cordusio: alcuni ragazzi hanno gettato per terra delle statuine raffiguranti persone di colore e srotolato lo striscione con la scritta: "Stop deportation, siamo tutti cittadini del mondo". Al di là degli imbrattamenti e dei fumogeni, non si sono comunque segnalate particolari criticità.