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Corsico, niente pandoro a scuola ai bambini morosi. Ma il Comune: “Solo un disguido”

Mercoledì alcuni bambini che frequentano le scuole comunali di Corsico, in provincia di Milano, non hanno ricevuto la tradizionale fetta di pandoro offerta dal Comune per Natale. Secondo alcuni genitori si è trattato di una discriminazione verso quei bimbi già esclusi dalle mense scolastiche perché figli di genitori che non pagano il servizio. Ma l’assessore alla Pubblica istruzione ha chiarito: “Solo un disguido” e il pandoro è stato distribuito a tutti. Intanto però sul caso il Comune ha avviato un’indagine interna.
A cura di Francesco Loiacono
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Un altro "caso mense" come Lodi a Corsico, comune dell'hinterland di Milano? È quello che alcuni genitori hanno pensato dopo che i loro figli, già esclusi dal servizio di refezione scolastica perché figli di "morosi", mercoledì non hanno ricevuto la tradizionale fetta di pandoro che l'amministrazione comunale offre ogni anno agli oltre duemila bambini delle scuole. Ma in realtà il "caso pandoro", sollevato dal quotidiano "Il Giorno" dopo le proteste via social di alcuni genitori, sembra essere già rientrato. L'assessore alla Pubblica istruzione Fabio Raimondo ieri con un post su Facebook ha spiegato che si è trattato di un disguido dovuto a un errore della società di ristorazione che si occupa del servizio mensa, la Camst: "Per una errata comunicazione da parte di Camst ai terminali di distribuzione scolastici, la fetta di Pandoro non è stata distribuita ad alcuni bambini della scuola primaria Curiel", ha scritto.

A Corsico i figli della famiglie morose sono già esclusi dalle mense scolastiche

E così già ieri il pandoro è stato distribuito ai bambini esclusi, che frequentano una scuola in un quartiere disagiato della cittadina. Resta però l'amarezza dei genitori che già da anni vedono i loro figli esclusi dalla mensa: a Corsico infatti l'amministrazione guidata da Filippo Errante ha scelto tre anni fa di escludere dal servizio mensa i figli dei genitori morosi che non intendono regolarizzare la loro posizione. Una decisione, più volte rivendicata dalla giunta, presa per risanare il buco nel bilancio comunale alla voce "refezione scolastica", arrivato a sforare il milione di euro per colpa, secondo il Comune, dei "furbetti" che pur potendo pagare il servizio non lo fanno (per chi è in ristrettezze economiche era invece stato creato un fondo ad hoc). Qualcuno, in particolare coloro contrari alla decisione di escludere i bimbi dalla mensa per "colpe" (se davvero esistenti) dei genitori, ha interpretato la mancata distribuzione del pandoro come una nuova ingiustizia, ma l'assessore ha ribattuto: "Spiace che i pochi e soliti noti abbiano approfittato di questo errore per attaccare immotivatamente e strumentalmente l'Amministrazione comunale". Sull'episodio del pandoro, i tecnici comunali hanno aperto un'inchiesta disciplinare: si è comunque trattato di un incidente di percorso imbarazzante (soprattutto per i bimbi esclusi) i cui responsabili dovranno renderne conto.

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