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Corsico, da domani niente mensa per 80 bambini di famiglie “morose”

Prosegue la linea dura del sindaco di Corsico (Milano) sulle famiglie che non pagano il servizio di refezione scolastico. Da domani 80 bambini delle scuole elementari e medie, figli di famiglie “morose”, non potranno accedere alla mensa. A dicembre i nuclei familiari morosi erano 500.
A cura di Francesco Loiacono
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Prosegue la linea dura del sindaco di Corsico (Milano) Filippo Errante per quanto riguarda il problema delle morosità sul servizio di mensa scolastica. L'effetto è che da domani, primo marzo, 80 bambini delle scuole elementari e materne figli di famiglie che non hanno pagato il dovuto al Comune non potranno accedere alla mensa.

La tolleranza zero ha prodotto qualche risultato

Errante, eletto nelle fila del centrodestra, lo aveva indicato chiaramente: tolleranza zero per i furbetti, massima comprensione e rinegoziazione del debito con le famiglie in difficoltà. Una doppia strada che ha permesso negli scorsi mesi (il "caso mensa" era scoppiato a dicembre) di recuperare 250mila euro e concordare un piano di rientro per altri 420mila euro, secondo le cifre riportate dal Corsera. Il cambio di rotta sui "morosi della mensa" era stato deciso dal nuovo sindaco dopo aver visto il buco, in termini di mancati incassi, lasciato dalle amministrazioni precedenti: un deficit arrivato a dicembre a 1 milione e 200mila euro.

Le famiglie morose erano 500

Delle 500 famiglie morose, adesso, ne restano 80. In 50 casi si tratta di famiglie che a gennaio avevano sottoscritto una rateizzazione del debito ma non hanno saldato la relativa rata, in 30 di famiglie che non vogliono proprio sentir parlare di pagare. Tra questi nuclei familiari alcuni hanno i figli ormai grandi, immuni dunque alle minacce del sindaco di lasciarli "a digiuno". L'amministrazione comunale di Corsico ha però in serbo alcune sorprese per loro: potrebbero infatti essere attivate presto forme di recupero coatto del debito tramite trattenute dallo stipendio o fermo amministrativo. Restano però sempre validi i dubbi sulle colpe di quei bambini di famiglie in condizioni disagiate (per loro era stata annunciata la creazione di un fondo, ma non si hanno notizie in merito) e un interrogativo di fondo: è giusto che gli errori dei genitori ricadano sui loro figli?

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