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Corruzione nella sanità, confermata condanna a 5 anni per l’ex consigliere regionale Guarischi

La Cassazione ha confermato la condanna a cinque anni di carcere per corruzione a carico di Massimo Gianluca Guarischi, ex consigliere regionale lombardo. Guarischi è accusato di essere l’anello di congiunzione tra imprenditori del settore sanitario e funzionari della Regione, che sarebbero stati corrotti per “agevolare” alcune imprese. In un filone dell’inchiesta a carico di Guarischi risulta imputato per corruzione l’ex governatore lombardo, Formigoni.
A cura di Francesco Loiacono
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La condanna per corruzione ai danni dell'ex consigliere regionale lombardo Massimo Gianluca Guarischi è diventata definitiva. Anche la Corte di Cassazione ha infatti confermato i cinque anni di carcere inflitti in primo grado e in appello all'ex politico di Forza Italia, oggi 54enne. Guarischi è stato accusato di essere l'anello di congiunzione tra pubblici ufficiali della Regione Lombardia (rimasti ignoti nell'imputazione a suo carico) e imprenditori del settore sanitario, che avrebbero versato mazzette per ottenere appalti e contratti di fornitura. Il nome di Guarischi è strettamente legato a quello dell'ex governatore lombardo Roberto Formigoni. In un altro filone dell'inchiesta sull'ex consigliere regionale, infatti, risulta imputato proprio l'ex Celeste ed ex senatore, che si è presentato anche alle scorse elezioni del 4 marzo ma non è stato eletto.

Formigoni, nuovo processo per corruzione

Formigoni, già condannato a sei anni per corruzione nell'ambito della vicenda legata alla Fondazione Maugeri di Pavia, dovrà rispondere sempre di corruzione: avrebbe ottenuto da Guarischi (i fatti contestati risalgono al biennio 2011-2012) utilità per oltre 400mila euro in cambio di un trattamento preferenziale all'azienda Hermex Italia dell'imprenditore Giuseppe Lo Presti. L'azienda commercializza un apparecchio diagnostico, l'acceleratore "Vero", che sarebbe stato acquistato dall'ospedale di Cremona attraverso una "procedura negoziata senza bando di gara e con invito alla sola Hermex", a un costo superiore di quello pagato dall'ospedale di Como per lo stesso macchinario. Per questa vicenda sono indagati per corruzione l'allora direttore generale dell'ospedale di Cremona Simona Mariani (per la quale è stato chiesto il processo a Cremona), mentre sono imputati l'ex direttore generale della sanità lombarda Carlo Lucchina, accusato di turbativa d'asta e abuso d'ufficio e l'ex sottosegretario alla Presidenza della Regione, Paolo Alli, accusato di tentato abuso d'ufficio. Negli scorsi giorni il tribunale di Milano ha trasmesso gli atti per competenza territoriale a Cremona, dove si svolgerà dunque il processo a carico di Formigoni e degli altri imputati.

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