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Corruzione e spaccio nel carcere minorile Beccaria di Milano: arrestato un poliziotto

Sette persone, tra cui un assistente capo della polizia penitenziaria del carcere minorile Beccaria di Milano, sono state arrestate nell’ambito di un’indagine della procura di Milano. Sono accusati di corruzione e spaccio di droga: procuravano stupefacenti e cellulari ai giovani detenuti dietro pagamento di denaro e ricorrendo anche a minacce.
A cura di Francesco Loiacono
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Sette persone, tra cui un assistente capo della polizia penitenziaria del carcere minorile Beccaria di Milano, sono state arrestate nell'ambito di un'indagine della procura di Milano. Le accuse sono corruzione e spaccio di droga. A riportare la notizia l'edizione milanese del quotidiano "La Repubblica", che ha raccontato tutti i contorni di una vicenda sicuramente poco edificante. Al centro di tutto c'era proprio il poliziotto, un 46enne, che avrebbe organizzato il traffico di droga e anche una sorta di racket legato ai telefoni cellulari: i giovani detenuti che li volevano dovevano pagare delle mazzette, altrimenti subivano "percosse e minacce di morte", come si legge nell'ordinanza di custodia cautelare citata da Repubblica.

Il clima all'interno del carcere minorile era diventato pesante

Le altre sei persone finite in carcere, tutti a San Vittore, sono in parte ex ospiti del Beccaria e in parte esterni all'istituzione carceraria, più volte al centro negli scorsi mesi di denunce legate al sovraffollamento e al degrado in cui detenuti e agenti penitenziari si trovavano a vivere, adesso in parte risolte con l'inaugurazione di una nuova ala. Secondo quanto accertato dal pubblico ministero Luigi Luzi, che ha coordinato l'indagine portata avanti tra marzo e aprile scorsi, il 46enne faceva da tramite tra l'interno e l'esterno del carcere, procurando ai detenuti droga e cellulari con l'aiuto di altre persone. Oltre al poliziotto, la cui posizione è sicuramente la più grave per via della sua funzione, un ruolo di primo piano nella vicenda era ricoperto anche dai detenuti maggiorenni del Beccaria, che, nonostante la loro età, per via di un decreto legge del 2014 continuavano a trovarsi nella struttura. La situazione aveva determinato un clima molto pesante all'interno del carcere: adesso si spera che possa tornare la normalità.

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