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Covid 19

Coronavirus, tampone rapido all’ospedale di Circolo di Varese: esito disponibile in 70 minuti

È stata avviata all’ospedale di Varese una sperimentazione con un nuovo tampone per il coronavirus che permette di avere la diagnosi in 70 minuti invece che in 4-6 ore. Un’innovazione che potrebbe avere un impatto molto significativo sul lavoro dei pronto soccorso e dare una svolta agli screening sui malati a livello regionale dopo che il governatore Fontana ha annunciando un aumento dei test, che saranno effettuati anche su pazienti con un solo sintomo riconducibile a covid-19.
A cura di Chiara Ammendola
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Un nuovo tampone per il coronavirus con esito disponibile in 7o minuti, molto più veloce rispetto alle 4-6 ore necessarie con il test tradizionale. L'Ospedale di Circolo di Varese, insieme all'Università dell'Insubria, è uno dei centri lombardi che, con il coordinamento del Policlinico San Matteo di Pavia, stanno sperimentando il nuovo metodo per la diagnosi dell'infezione da Sars-Covid 2.

Coronavirus, sperimentazione su nuovo tampone con esito in 70 minuti

L'elemento innovativo – spiega l'ospedale – sta nella metodica di laboratorio utilizzata per rilevare la presenza del virus nel campione prelevato con il tampone nasofaringeo. Un test molto rapido introdotto da una ditta farmaceutica italiana su cui Regione Lombardia ha avviato la sperimentazione, pensando soprattutto all'impatto che un tampone così rapido può avere sull'attività di pronto soccorso. Dopo il via libera del comitato etico dell'Asst Sette Laghi, nel pronto soccorso di Varese si è iniziato ad usare il nuovo test.

In Lombardia aumentano i test, ma i laboratori sono al limite

L'innovazione può dare una svolta nell'attività di screening sui pazienti con sintomi. Negli ultimi giorni la Lombardia ha aumentato il numero di tamponi effettuati, soprattutto su sanitari e operatori. Inoltre la strategia è cambiata. Il presidente Attilio Fontana ha annunciato che i tamponi saranno fatti anche alle persone che accusano uno solo dei sintomi che possono ricondurre al covid-19 (prima era necessario averne almeno due). Il cambio di rotta viene però complicato dall'alto numero di test che i laboratori devono analizzare. "Il problema non è il numero dei tamponi a disposizione", ha spiegato Fontana, "è il processamento dei tamponi. Noi con i nostri laboratori ribadiamo che siamo arrivati al limite, poco più di 5 mila tamponi al giorno". La speranza è che un test quattro volte più rapido possa contribuire anche ad ampliare la platea delle persone sottoposte al controllo.

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