Coronavirus, Sala: “Dalla metro allo stadio di San Siro, sarà riapertura a step”

Parlare di riapertura, come ha fatto oggi anche Matteo Renzi, è prematuro. Ma il sindaco di Milano Beppe Sala ha detto che non vuole "che Milano sia impreparata quando si potrà riaprire la città, anche se capisco che possa sembrare prematuro parlarne adesso". Questo il senso del quotidiano video messaggio che il primo cittadino ha inviato per fare il punto sulla situazione Coronavirus a Milano, dove i casi di contagio continuano ad aumentare (ieri la provincia di Milano ha superato quella di Brescia con 7.469 casi, è la seconda zona di diffusione dietro Bergamo). "Probabilmente sarà un'apertura a step, a tempi ma vorrei dirvi che sto lavorando su alcuni capitoli, tre in particolare – ha detto il sindaco -. Il primo è come rimodulare le infrastrutture e cioè dalle infrastrutture della mobilità, per esempio le metropolitane, alle quelle digitali come disponibilità di banda larga. Il secondo capitolo è come usufruire degli spazi pubblici e dei luoghi pubblici. Faccio i casi dello stadio di San Siro, dei cinema e dei teatri: come si entra, come si esce, come si gestisce il momento in cui si è vicini: non è semplice ma bisogna pensarci veramente prima".
Penso a come far ripartire l'economia di Milano
Sala ha poi detto che sta pensando a come far ripartire l'economia, quella cittadina: "Presumo che alle grandi aziende penserà il Governo ma io mi devo occupare di quel piccolo tessuto economico e culturale che è in gran parte la vita di una città come Milano". Il sindaco ha poi spiegato di aver partecipato ieri in videoconferenza a un incontro della "C40", organizzazione che unisce un centinaio di sindaci di grandi città del mondo. Il sindaco di Los Angeles, Eric Michael Garcetti, che la presiede, ha chiesto allo stesso Sala e al sindaco di Seoul, Park Won-soon, di relazionare su ciò che stanno affrontando nelle loro metropoli: "Ci siamo confrontati per capire cosa fare adesso, quali misure prendere ma anche per immaginare come si progetterà la riapertura delle nostre città. Il confronto con loro è stato veramente importante".
Come sempre nei suoi video messaggi Sala ha anche affrontato un aspetto quotidiano legato all'emergenza Coronavirus: la "battaglia del pennarello". Molte mamme hanno infatti segnalato al sindaco che nei supermercati non si trovano articoli di cancelleria come pennarelli o quaderni perché non sono ritenuti beni essenziali, anche se per loro lo sono per far studiare i propri figli. "Ne ho parlato col prefetto e col governo, speriamo che la risolvano in fretta".