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Covid 19

Coronavirus, paziente positivo si suicida lanciandosi da una finestra dell’ospedale di Cremona

Un paziente positivo al coronavirus si è suicidato lanciandosi da una finestra dell’ospedale di Cremona. È successo nella notte tra lunedì e martedì. Il corpo è stato ritrovato la mattina successiva in uno dei cortili interni della struttura. È possibile che all’origine del gesto ci sia l’angoscia per aver il timore di avere infettato i suoi famigliari. Sul caso indagano i carabinieri.
A cura di Redazione Milano
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Un uomo di 73 anni, risultato positivo al coronavirus, si è tolto la vita lanciandosi da una finestra dell'ospedale di Cremona. È accaduto nella notte tra lunedì 23 e martedì 24 marzo.

Coronavirus, paziente di 73 anni suicida all'ospedale di Cremona

Il paziente è precipitato dal settimo piano del nosocomio. Il cadavere è stato ritrovato la mattina successiva in uno dei cortili interni della struttura. Non ci sono certezze circa la motivazione del gesto estremo. Una delle ipotesi è che il 73enne forse preoccupato di aver infettato i suoi famigliari. Del caso si stanno occupando i carabinieri di Cremona, che hanno raccolto le testimonianze di chi aveva in cura il paziente.

La provincia di Cremona è una delle più colpite dall'epidemia di covid-19 con 3.061 casi accertati. Negli ultimi giorni la pressione sull'ospedale di Cremona si è un po' allentata anche grazie all'arrivo della struttura da campo della ong statunitense Samaritan's Pursue con 68 posti, otto dei quali di terapia intensiva.

A Monza un'infermiera si è tolta la vita

Un'infermiera di 34 anni in servizio nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Gerardo di Monza si è tolta la vita. Secondo quanto comunicato dalla Federazione nazionale degli infermieri, “anche se le cause non sono ancora note” il gesto potrebbe essere legato allo stress lavorativo e alla preoccupazione di avere contagiato altre persone perché positiva al coronavirus. Il direttore generale dell’Asst di Monza, Mario Alparone, ha precisato: “Era a casa in malattia dal 10 marzo e non risultava in stato di sorveglianza per positività accertata o in corso di accertamento”.

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