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Covid 19

Coronavirus, ora Milano ha davvero paura: con 7mila casi ha raggiunto la provincia di Brescia

Milano ha raggiunto Brescia al secondo posto nella triste classifica dei contagi da coronavirus. Il bollettino di giovedì 26 marzo ha spaventato i milanesi: sale a 6.922 il totale dei casi confermati di covid-19, con un’impennata di 848 contagi. In città il bilancio sale a 2.748. Il forno crematorio di Lambrate è saturo e i tempi di attesa sono di dieci giorni. E il timore è che la nuova ‘zona rossa’ in Lombardia sia quella di Bresso, Cinisello, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni.
A cura di Simone Gorla
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Adesso Milano ha davvero paura del coronavirus. Per qualche giorno i dati in lieve calo avevano illuso tutti che la metropoli potesse resistere alla diffusione dell'epidemia. Ma il bollettino di giovedì 26 marzo ha spaventato addetti ai lavori e cittadini. Sale a 6.922 il totale dei casi confermati di covid-19 nel Milanese, con un'impennata di 848 casi in ventiquattro ore. In città il bilancio sale a 2.748 (più 330 in un giorno).

Milano, crescita dei contagi raddoppiata: raggiunta la provincia di Brescia

La crescita è raddoppiata in un giorno (dai 373 nuovi casi di mercoledì agli 848 di giovedì) e lo stesso assessore regionale Giulio Gallera non ha nascosto una certa inquietudine alla lettura del dato. "Ho chiamato i direttori degli ospedali di Milano", ha spiegato, "e mi han detto che la crescita dei positivi non corrisponde a una maggiore richiesta di accesso ai ricoveri”. Per questo, ha aggiunto, l'aumento improvviso potrebbe esser  effetto dei maggior numero di tamponi fatti.

La curva dei contagi di Milano ha raggiunto quella di Brescia (Fonte: Aria - Regione Lombardia)
La curva dei contagi di Milano ha raggiunto quella di Brescia (Fonte: Aria – Regione Lombardia)

Dieci giorni di attesa per il crematorio di Lambrate

Ma ci sono anche altri segnali che spaventano i milanesi oltre al simbolico aggancio di Brescia al secondo posto nella triste classifica dei territori più colpiti dal virus. Oggi il Comune di Milano ha reso noto che non sarà più possibile la cremazione di coloro che sono deceduti in città ma non sono residenti. Questo a causa della “saturazione” del forno crematorio di Lambrate per l'alto numero di decessi. L’impianto è tutto esaurito fino al 3 aprile e i tempi di attesa sono anche di dieci giorni dal decesso.

La nuova ‘zona rossa' di Bresso, Cinisello, Cologno e Sesto San Giovanni

Non è solo il capoluogo a tremare. Molte città dell'hinteland hanno un numero elevato di contagiati e diversi decessi. Tra queste c'è la città di Bresso, a nord di Milano, e le vicine Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo. Qui i sindaci hanno imposto severe misure restrittive e intimato ai cittadini di restare chiusi in casa. L'unica speranza per evitare davvero il contagio dilaghi. "L'onda del coronavirus si sta spostando – ha spiegato il virologo Fabrizio Pregliasco, intervistato su Canale Italia, – La nuova ‘zona rossa' in Lombardia potrebbe essere quella di Bresso, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni".

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