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Coronavirus, oggi situazione sotto controllo all’ospedale di Cremona: “Ma i pazienti restano tanti”

Migliora la situazione all’ospedale di Cremona, dopo l’allarme per l’alto numero di ricoveri per sintomi da coronavirus che rischiava di mandare in crisi la terapia intensiva. La struttura si è riorganizzata per fare fronte all’emergenza, raddoppiando i posti del reparto di malattie infettive. “Ma il problema è l’abbondanza di pazienti. Un problema che fra poco riguarderà tutta la regione”, avvertono fonti ospedaliere. Oggi la situazione più critica è quella dell’ospedale di Lodi, dove sono arrivati nella notte 51 casi gravi.
A cura di Simone Gorla
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La tenda per l'emergenza allestita fuori dall'ospedale di Cremona
La tenda per l'emergenza allestita fuori dall'ospedale di Cremona

Migliora la situazione all'ospedale di Cremona, dopo l'allarme lanciato dalla direzione e dal sindaco della città sul numero molto alto di malati con sintomi da coronavirus in arrivo nella struttura, la più vicina alla zona rossa del Lodigiano. "Per fortuna la situazione questa mattina è sotto controllo, ma il problema è l'abbondanza di pazienti. Un problema che fra poco riguarderà tutta la regione", fanno sapere dall'ospedale.

Cremona, situazione sotto controllo all'ospedale

Ieri a causa del numero di malati gravi alcuni pazienti sono stati trasferiti in altri ospedali lombardi, anche per riuscire a mantenere alcuni letti liberi in terapia intensiva per le emergenze in arrivo. "Il problema non è la carenza di posti letto ma l'abbondanza di pazienti, un problema che fra poco riguarderà tutta la regione. Il nostro ospedale, come tutti, ha dei numeri finiti. Noi abbiamo potenziato al meglio, ma dipende da che afflusso ci sarà nelle prossime ore e nei prossimi giorni – spiegano dall'ospedale -. Attualmente non abbiamo la coda fuori dall'ospedale, chi arriva passa dal triage allestito nella tenda della Protezione civile e vengono dirottate a seconda del bisogno nel percorso giusto".

Raddoppiati i letti nel reparto di malattie infettive

L'ospedale ha dovuto operare una riorganizzazione. I posti nel reparto di malattie infettive sono stati raddoppiati sfruttando un'ala appena ristrutturata per altri scopi. Tutta la struttura sta lavorando come una grande unità di emergenza e urgenza. "Il reparto di terapia intensiva funziona a pieno regime, la medicina e la chirurgia lavorano insieme al dipartimento di urgenze ed emergenze. Da venerdì tutti, non solo medici e infermieri, lavorano al di là dei loro ruoli e orari", spiegano fonti ospedaliere. Il direttore generale dell'Asst di Cremona, Giuseppe Rossi, ha ringraziato "gli operatori sanitari, sociosanitari, tecnici e amministrativi", sottolineando che "se c'è qualcosa che il coronavirus ci sta insegnando, questa cosa riguarda in primis i professionisti della cura, la loro instancabile dedizione, i turni senza fine, il coraggio e la disponibilità ad oltranza".

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Emergenza all'ospedale di Lodi: 51 casi gravi, 17 in terapia intensiva

Nella notte l'emergenza si è spostata all'ospedale di Lodi. "Improvvisamente nel pomeriggio di ieri c'è stata un affollamento di ricoveri: 51 ricoveri gravi, 17 in terapia intensiva", ha avvertito il governatore lombardo Attilio Fontana. Lodi non ha un numero sufficiente di camere di terapia intensiva, ha aggiunto, "per cui sono stati trasferiti in altre terapie intensive della Regione".

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