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Coronavirus, Milano riparte dalla cultura, Sala: “Ho chiesto al governo di riaprire i musei”

Il sindaco di Milano Beppe Sala vuole ripartire dalla cultura per rimettere in moto la città in questi giorni di coronavirus: musei e cinema, così come tutti i luoghi di aggregazione sono stati chiusi. “Ho contattato il ministro della Cultura Franceschini – ha spiegato il in un video il primo cittadino – riapriamo qualcosa, i musei o altro, ma la cultura è vita”.
A cura di Chiara Ammendola
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Il sindaco di Milano Sala in un videomessaggio (Facebook)
Il sindaco di Milano Sala in un videomessaggio (Facebook)
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"Mi sono messo al telefono con Roma, ho invitato il premier Conte a venire presto a Milano per vedere la situazione qui com'è e ho chiesto al ministro dell'Economia Gualtieri supporto e aiuto", così il sindaco di Milano Beppe Sala in un messaggio indirizzato ai suoi cittadini in cui racconta la sua vita lavorativa in questi giorni in cui a farla da padrone è il coronavirus. "Ho parlato anche con il ministro della Cultura Franceschini – ha continuato Sala nel video pubblicato sui propri canali social – ripartiamo dalla cultura, riapriamo qualcosa: possiamo cominciare dai musei o da altro, ma la cultura è vita".

Disposta riapertura parziale di bar e pub: solo con servizio al tavolo

Sala ha evidentemente messo sul tavolo del governo anche una proposta che riguardi la riapertura dei musei e dei luoghi di cultura oggetto in questi giorni come altri attività di restrizioni e chiusure così come disposto dalla regione Lombardia. Solo ieri dopo una lunga lettera invita da oltre cento tra locali e bar di Milano proprio al primo cittadino si è deciso per una parziale riapertura degli esercizi commerciali costretti alla chiusura dopo le 18 e fino alle 6 del mattino: "I bar e/o pub che prevedono la somministrazione assistita di alimenti e bevande possono rimanere aperti come i ristoranti, a condizione che sia rispettato il vincolo del numero massimo di coperti previsto dall'esercizio", ha comunicato ieri in una nota la regione Lombardia che ha sottolineato altresì che bar, locali e pub con servizio al bancone dovranno restare chiusi dalle 18 alle 6.

Rimettere in moto la città: Riapriamo Milano

Molti gli esercizi commerciali che avevano infatti sottolineato la possibilità di danni economici a lungo termine qualora il provvedimento regionale fosse proseguito per molto tempo. Restano comunque in vigore tutti gli altri punti che comprendono la chiusura appunto di musei e cinema, così come la chiusura di centri commerciali e mercati nei weekend e lo stop alle manifestazioni sportive: l'obiettivo è evitare che più persone possano aggregarsi nello stesso luogo favorendo così la diffusione del coronavirus. La città di Milano che ha registrato diversi casi di contagio ad oggi fa parte dunque di quelle zone gialle considerate a rischio contagio e per questo le sue attività, almeno fino a domenica saranno soggetti a sospensioni di vario tipo.

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